Di seguito, suddivise per argomenti principali, le dichiarazioni rilasciate prima ai microfoni di DAZN e poi in conferenza stampa dal tecnico rossoblù Thiago Motta al termine di Udinese-Bologna 1-2.
Ottima reazione dopo l’affanno iniziale – «Nei primi venticinque minuti siamo stati fortunati, perché loro avrebbero meritato persino il doppio vantaggio. A quel punto i ragazzi sono stati bravissimi a reagire, capendo come giocare per dare filo da torcere all’Udinese senza che io cambiassi nulla. In questo modo, una volta rientrati dopo l’intervallo, la squadra era già concentrata, sapeva come fare e ha iniziato a mettere in difficoltà l’avversaria. Ne è nato un secondo tempo bellissimo, che prima abbiamo riaperto cambiando l’inerzia della partita e poi chiuso col la rete della vittoria. Nonostante l’inizio difficoltoso ci siamo strameritati i tre punti e sono contento per i ragazzi, che finalmente possono esultare dopo due ottime partite nelle quali però non erano riusciti a fare risultato».
La chiave della rimonta – «Loro sono fisici e molto abili nella transizione positiva, ma come tutte le squadre con queste caratteristiche soffrono la transizione negativa. I ragazzi sono stati bravi a comprenderlo e a sfruttare tale difficoltà, andando più convintamente a contrasto e cercando spesso la verticalizzazione. Nonostante lo svantaggio potesse metterli sotto pressione, i miei si sono spinti in avanti con grande carattere, hanno riempito gli spazi e sono riusciti ad avere la meglio sull’Udinese».
Crescita mentale oltre che tecnica – «Sono molto contento di come la squadra ha reagito ai due rigori a favore non fischiati. Contro l’Inter episodi del genere ci avevano innervosito, mentre già contro la Roma avevo visto un miglioramento da questo punto di vista: oggi siamo rimasti calmi e concentrati, credendoci fino alla fine».
Sansone, il gol e tanto altro – «Nicola si allena sempre bene, se oggi ha fatto una grande partita il merito è tutto suo: ha svolto un lavoro fondamentale per se stesso e per il gruppo, pressando sempre gli avversari in fase di possesso e favorendo il recupero del pallone».
Capitan Soumaoro – «Adama è un ragazzo timido ma molto ben inserito nel gruppo, oggi ho voluto responsabilizzarlo con la fascia da capitano perché se lo merita e lui ha risposto molto bene».
Moro, piedi e testa – «Sono contento per Nikola, che si è ambientato molto velocemente nello spogliatoio e finora ha giocato meno di quanto meriterebbe per via delle ottime prestazioni da parte di altri giocatori. Ha saputo aspettare il suo momento, c’è chi quando non gioca si abbatte e chi reagisce lavorando di più e meglio, e lui fa parte di questa seconda categoria. Giocatori col suo approccio rendono il lavoro di un mister molto più facile».
Orsolini, non accontentarti – «Riccardo per le qualità che ha può fare ancora meglio: deve continuare a lavorare bene in allenamento, così da arrivare alla partita sapendo già perfettamente cosa dovrà fare in campo. È in un buon momento e deve continuare così, questo tipo di prestazione deve diventare un’abitudine. Ha tutte le qualità per crescere ancora di più, deve solo rimanere concentrato su ciò che fa: quando è connesso coi suoi compagni, come oggi, è un giocatore preziosissimo non solo in attacco ma anche in difesa. È un ragazzo in grado di fare la differenza, la squadra ha bisogno del suo talento e conta molto su di lui. Sono contento di quello che sta facendo, ma può ulteriormente alzare il suo livello di gioco».
Più forti dell’emergenza – «Questo gruppo ha una forza enorme. Anche oggi avevamo numerose assenze ma in campo non si è notato, chi ha giocato ha fatto bene e l’intera squadra ha meritato una gioia del genere».
Orizzonti di classifica – «Cosa serve per staccarsi dal gruppone di metà classifica? Vincere il maggior numero possibile di partite: è il solo modo, ma per conquistare i tre punti bisogna fare bene tante cose, e la prima è il lavoro durante la settimana».
Foto: Getty Images (via OneFootball)