Alexis Saelemaekers, la trottola belga che sa come si vince: tecnica, spunti e duttilità per offrire al Bologna di Motta tante soluzioni in più
OPERAZIONE – Il settimo acquisto del Bologna nella sessione estiva di calciomercato è anche il settimo belga nella storia del club: parliamo di Alexis Saelemaekers, proveniente dal Milan. In rossonero il jolly offensivo di centrocampo si è ritrovato chiuso dai nuovi acquisti Pulisic e Chukwueze: spazi sempre più ristretti e di conseguenza un occhio al mercato. Il futuro del classe 1999 sarebbe potuto essere andaluso, a Siviglia sponda Betis con tanto di Europa League, ma l’accelerata del BFC (che lo seguiva già da giugno) negli ultimi giorni è risultata vincente: prestito oneroso da 500 mila euro e diritto di riscatto fissato a circa 9 milioni la base dell’operazione con cui i rossoblù si sono aggiudicati le prestazioni del giocatore fiammingo, che ha firmato per un anno più quattro (fino al 2028).
CARRIERA – Ventiquattro anni compiuti il 27 giugno, Saelemaekers nasce a Berchem-Sainte-Agathe e compie la trafila delle giovanili con l’Anderlecht. Il debutto in Prima Squadra arriva il 16 febbraio 2018 durante un match di Jupiler Pro League contro il Sint-Truiden: nei due anni successivi colleziona 64 presenze tra campionato belga, coppa nazionale ed Europa League, con 2 reti e 11 assist all’attivo in circa 4.300 minuti giocati.
Nel gennaio 2020 il passaggio al Milan, in un’operazione (fra prestito oneroso e successivo riscatto) da 10 milioni di euro: l’inserimento nelle rotazioni di Pioli e il conseguente impiego è immediato e Alexis vive attivamente il percorso che riporta il Diavolo prima in Champions League, quindi alla conquista dello scudetto nella stagione 2021-2022 e infine tra le prime quattro d’Europa nella scorsa annata. I numeri dell’esperienza meneghina di Saelemaekers parlano di 140 gettoni in tre anni e mezzo, per un totale di circa 7.600 minuti d’impiego, coronati da 10 gol e 14 assist: 87 delle suddette 140 presenze da titolare, le restanti 53 da subentrante.
Con la nazionale del Belgio arriva in Under 21 nel 2018, dopo l’intero percorso nelle varie selezioni Under, e prende parte all’Europeo ospitato fra Italia e San Marino nel 2019. Il debutto coi ‘grandi’ arriva invece l’8 ottobre 2020 nel corso di un’amichevole contro la Costa D’Avorio, e sarà il primo di 11 gettoni accumulati fin qui, disputando anche la fase finale della Nations League 2020-2021.
CARATTERISTICHE FISICHE E TECNICHE – Saelemaekers, 180 cm per 72 kg, è un esterno tecnico e capace di saltare l’uomo nell’uno contro uno, creando superiorità numerica negli spazi stretti: il suo innesto consente di mantenere elevata la qualità del palleggio e ampliare il ventaglio di soluzioni offensive. Certamente i suoi numeri nel Milan non sono impressionanti (come ammesso da lui stesso in sede di presentazione), ma ciò può essere dipeso dalla catena di sinistra rossonera, quella formata da Rafael Leao e Theo Hernandez, maggiormente sovraccaricata da Pioli, con Alexis e Calabria chiamati a compiti meno di spinta e più di contenimento.
Un altro punto di forza del belga è indubbiamente la duttilità. nell’Anderlecht veniva impiegato da esterno offensivo sia a destra che a sinistra ma anche da sottopunta; nel Milan si è imposto all’interno del 4-2-3-1 di Pioli come esterno destro offensivo, reinventandosi con successo sempre su quella corsia in una posizione di partenza più bassa durante il periodo di utilizzo del 3-4-2-1. Probabile che a Bologna lo si vedrà anche nelle vesti di mezzala quando Motta opterà per il 4-3-3, soluzione tattica già ammirata sia in questa che nella passata stagione.
IN CONCLUSIONE – Per caratteristiche e polivalenza, l’innesto di Saelemaekers va a completare perfettamente il pacchetto degli esterni d’attacco, fra i quali non figura più Barrow (ceduto in Arabia Saudita all’Al-Taawoun) e neppure Aebischer (riportato nel suo ruolo naturale di interno), e nel contempo garantisce soluzioni nuove al centrocampo rossoblù, specie in caso di utilizzo del 4-3-3. Sul piano anagrafico l’ex Milan ha solo 24 anni ma, all’interno della quarta rosa più giovane del campionato, si candida per un ruolo da leader: il suo bagaglio di esperienze è infatti già corposo e, aspetto da non sottovalutare, il belga sa come si vince e potrà essere prezioso per infondere tale mentalità in un gruppo che non dovrà mai accontentarsi.
Riccardo Rimondi
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Foto: Getty Images (via OneFootball)