Intervistato questo pomeriggio da Rai Radio 1 nel corso della trasmissione Domenica Sport, Riccardo Bigon ha toccato i principali temi d’attualità in casa rossoblù, ovviamente con un occhio di riguardo per il mercato. Ecco tutte le dichiarazioni rilasciate dal direttore sportivo del Bologna:
Taglio degli stipendi – «È stata una presa di coscienza e un’assunzione di responsabilità da parte di tutti: dirigenti, calciatori e staff tecnico. Credo sia un segnale apprezzabile».
Zlatan, ad oggi è no – «Mi rendo conto che a livello mediatico sia una bella suggestione, perché Ibrahimovic è un nome importantissimo, un calciatore di alto profilo che fa sempre rumore, ma per il Bologna non è una possibilità. Contatti o idee reciproche in tal senso non ci sono stati, solo una chiacchierata in amicizia al telefono tra lui e Mihajlovic qualche mese fa. Ne avevano parlato, poi Ibra ha fatto una scelta diversa e da allora l’ipotesi non è più stata presa in considerazione».
Calciomercato atipico – «In termini di imprevedibilità ma soprattutto di tempistiche vivremo un mercato estivo certamente diverso, visto che tra un campionato e l’altro ci sarà uno stacco molto più breve. Per noi non cambierà tantissimo perché abbiamo una rosa ricca di giovani talenti e stiamo portando avanti un progetto tecnico ben preciso con Mihajlovic, quindi non dovremo ricostruire nulla ma solo puntellare l’organico».
Tomiyasu e Orsolini – «Nel calcio mai dire mai, ma ora il Bologna è un club solido e ben assestato, non ha necessità di svendere, e questo ci conferisce grande forza. Nel mercato che verrà i valori dei trasferimenti caleranno, e comunque non siamo intenzionati a vendere i giocatori più richiesti: al primo posto c’è il progetto tecnico».
Europa nel mirino – «Siamo ancora in corsa per un piazzamento europeo, la situazione attuale è talmente atipica che nei prossimi due mesi può veramente accadere di tutto. Cosa ci manca per andare in Europa League? Fare una stagione intera con Sinisa».
Obiettivi a breve-medio termine – «Vogliamo mantenere intatto questo gruppo, ripartire sempre più uniti e giocarci ogni anno le nostre chance. Il mio sogno è vedere il Bologna su palcoscenici più importanti, se fai bene questa piazza ti ripaga con grandissime soddisfazioni».
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