In attesa di capire quale sarà il futuro di Joshua Zirkzee (23), su cui si sta facendo sempre più forte l’interesse del Manchester United, il Bologna lavora per farsi trovare pronto nel momento in cui, con ogni probabilità, ci sarà da sostituire il centravanti olandese. Tra i profili che piacciono di più all’area tecnica felsinea c’è senza dubbio quello di Fotis Ioannidis (24), greco classe 2000 del Panathinaikos che nella scorsa stagione ha realizzato 15 gol in campionato, 1 in Coppa di Grecia, 2 nei preliminari di Champions League e 5 in Europa League. Col nazionale ellenico (11 presenze e 2 reti) e il suo entourage esiste già un accordo di massima per un contratto pluriennale, ma manca ancora quello col club di Atene, che lo valuta attorno ai 25 milioni di euro e ha già respinto un assalto dell’Ipswich Town, neopromosso in Premier League.
Nei prossimi giorni scopriremo se i rossoblù presenteranno un’offerta ufficiale e se si aprirà una vera e propria trattativa, nel frattempo vanno registrate le schiette e per nulla ipocrite dichiarazioni di un altro centravanti greco che piace molto al BFC ma potrebbe finire al Benfica, ovvero Vangelis Pavlidis (25): «Il calcio è diventato un business, le squadre sono aziende e anche i calciatori lo sono diventati. E tutti cercano di migliorare, farsi conoscere e fare soldi – ha spiegato al podcast Business Review Greece il bomber dell’AZ Alkmaar –, perché in fondo per un calciatore questo è un lavoro. Tutte le persone lavorano per fare soldi, ne hanno bisogno: a calcio non si gioca solo per divertimento, occorre diventare meno romantici. Quando si fa una scelta, i soldi possono essere il primo motivo, così come il secondo o il terzo. Il mio criterio è uno: se mi offrono un lavoro migliore, andrò dove mi pagano di più».
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