OPERAZIONE – Joaquin Sosa, 24° calciatore uruguaiano nella storia del Bologna, diventa ufficialmente la quinta operazione in entrata della sessione estiva di mercato: il giovane difensore approda in maglia rossoblù a titolo definitivo per un ammontare complessivo, tra parte fissa e bonus, di 2 milioni di euro.
Vicino nelle scorse settimane al CSKA Mosca prima e all’Hibernian poi, Sosa si lega al club felsineo con un contratto quadriennale: il passaporto italiano ottenuto in passato dal ragazzo, inoltre, permette alla società di non occupare l’ultimo slot disponibile per un extracomunitario proveniente dall’estero, favorendo la contemporanea acquisizione del colombiano Jhon Lucumí.
CARRIERA – Sosa, 20 anni compiuti il 10 gennaio, nasce a Fray Bentos (come l’ex rossoblù Gaston Ramirez) e calcisticamente cresce nel settore giovanile del Nacional: il 7 aprile 2021, proprio in quel di Montevideo, arriva il debutto con la Prima Squadra nel massimo campionato (vinto per la 48^ volta), in quella che resterà la sua unica presenza coi Tricolores.
Nelle due stagioni successive rimane a Montevideo, pur trasferendosi in prestito al Rentistas e quindi al Liverpool: in queste due realtà inizia a trovare continuità d’impiego, collezionando in totale 50 presenze e 2 gol tra campionato, Copa Libertadores e Copa Sudamericana negli ultimi quindici mesi e mettendo assieme quasi 4.500 minuti giocati: di fatto, quando viene utilizzato, va sempre in campo dal primo minuto e non esce quasi mai.
Il suo percorso con le Nazionali giovanili dell’Uruguay annovera invece 45 partite suddivise tra le selezioni Under 15 e Under 17.
CARATTERISTICHE FISICHE E TECNICHE – Trattandosi di un classe 2002 proveniente da un campionato secondario e solo di passaggio come quello uruguagio, ci affidiamo al giudizio degli scout internazionali e dei loro report: dotato di un’ottima stazza (189 cm per 82 kg), Sosa viene descritto come un calciatore dal potenziale di alto livello, un difensore istintivo e che accetta volentieri l’uno contro uno e tutto sommato a suo agio nel gioco aereo, abile a coprire gli spazi ma chiamato a migliorare determinate capacità decisionali, ovvero quando poter spezzare e spingersi fuori dalla linea arretrata e quando invece dover mantenere la posizione.
In possesso di un buon piede mancino e di una discreta conduzione del pallone, Joaquin spicca per le verticalizzazioni tra le linee e i lanci lunghi: andrà chiaramente valutato meglio in fase di costruzione e nel gioco corto, tenendo ben presente che le qualità e la caratteristiche emerse potrebbero essere dovute agli impianti tattici in cui si è ritrovato a muoversi fin qui.
IN CONCLUSIONE – Sosa rappresenta chiaramente un acquisto più in prospettiva che per l’immediato: facile dunque ipotizzare per l’uruguaiano il ruolo di vice Lucumí, anche lui un centrale mancino ma più esperto (24 anni) e formatosi in Europa tra le fila del Genk, club belga nel quale milita dal 2018.
Proprio questi due innesti potrebbero chiudere le rotazioni difensive: Sosa e il giovanissimo Amey rappresenterebbero almeno in partenza il quinto e il sesto uomo della retroguardia, con Bonifazi primo cambio del terzetto Soumaoro-Medel-Lucumí e all’occorrenza utilizzabile in tutte le posizioni di una linea a tre, come già avvenuto per esempio nella sua esperienza ad Udine.
Riccardo Rimondi
© Riproduzione Riservata
Foto: trendsmap.com