La Juve lavora su Calafiori ma il Bologna lo considera incedibile. Milan su Zirkzee tramite la clausola, da Casteldebole nessuna conferma

La Juve lavora su Calafiori ma il Bologna lo considera incedibile. Milan su Zirkzee tramite la clausola, da Casteldebole nessuna conferma

Tempo di Lettura: 2 minuti

Non accennano a placarsi le voci di mercato sui gioielli rossoblù, coi media nazionali che continuano a considerare il Bologna una bottega facilmente depredabile dai cosiddetti top club. Partiamo da Riccardo Calafiori (22), attualmente impegnato con la Nazionale nel percorso di preparazione a Euro 2024, e qui stando a quanto ci risulta il discorso è semplice: i rossoblù non intendono cederlo, tantomeno alla nuova Juventus di Thiago Motta. Juventus che ci sta provando nel solito modo che ormai va di moda oggi, ovvero bypassando la società proprietaria del cartellino e trattando direttamente con l’entourage del ragazzo per invogliarlo a cambiare aria, tra una lusinga tecnica e una economica. Nessuno possiede la sfera di cristallo per sapere come si concluderà la vicenda, l’unica certezza è che il BFC di Joey Saputo è solido, non ha necessità di vendere, può mettere sul piatto la Champions League con relativi adeguamenti di contratto e non si farà prendere per il collo (per non usare un altro termine) da nessuno.
Diverso invece lo scenario per quanto riguarda Joshua Zirkzee (23), dato che la recompra nelle mani del Bayern Monaco e soprattutto la clausola da 40 milioni di euro valida per tutti (ebbene sì, è stato a lungo negato ma è davvero valida per chiunque, entro un certo limite di tempo e previo accordo col suo facoltoso e pretenzioso agente Kia Joorabchian) non concedono al Bologna grosso margine di manovra, anche se la dirigenza felsinea non ha affatto abbandonato l’idea di convincere il centravanti a restare sotto le Due Torri almeno per un’altra stagione. È di oggi la notizia che il Milan sarebbe pronto a pagare la suddetta clausola, ma da Casteldebole fanno sapere che non è arrivata alcuna comunicazione ufficiale in merito. La sensazione è che Kia, colui che appunto conduce il gioco, stia cercando di scatenare un’asta per il suo assistito, e più determinate cifre relative alle commissioni si alzeranno, più i club italiani saranno tagliati fuori. Non rimane che attendere e, soprattutto, avere fiducia in Giovanni Sartori e Marco Di Vaio: comunque andranno le cose, il BFC non si farà cogliere impreparato.

© Riproduzione Riservata

Foto: Getty Images (via OneFootball)