Giusto l’altro ieri vi avevamo raccontato della distanza che separava Bologna e Union Berlino per Robin Gosens (29), legata non tanto alle cifre quanto alla formula dell’operazione, dato che i tedeschi pretendevano l’obbligo di riscatto mentre i felsinei non volevano andare oltre il semplice diritto. Bene, nelle ultime ore il club rossoblù sembrava intenzionato ad accontentare l’Union accettando l’inserimento dell’obbligo, ma a fronte di un’offerta da circa 7,5 milioni di euro si è sentito rispondere picche: 10 o niente, quando fino a pochi giorni fa non si erano mai spinti oltre i 9 a livello di richiesta. Classico atteggiamento di chi sa che ci sono altri club interessati (Benfica in testa) ma che il giocatore vorrebbe tornare in Italia, con l’obiettivo di spingere il BFC ad alzare la posta in palio per battere la concorrenza e accontentare il ragazzo. Classico atteggiamento che però, solitamente, fa indispettire Giovanni Sartori. La trattativa, non semplice, prosegue, ma non ci sarebbe da stupirsi se da un momento all’altro il d.t. decidesse di abbandonare il tavolo e virare su altri obiettivi per la fascia sinistra difensiva.
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