Sabatini:

Sabatini: “Arriveranno i giocatori necessari ma va presa una confidenza diversa con la vittoria, serve l’ambizione di essere meglio di come veniamo dipinti”

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Presente alla cerimonia d’apertura della sessione estiva del calciomercato 2020-2021, svoltasi oggi presso il Grand Hotel di Rimini, Walter Sabatini ha rilasciato dichiarazioni a 360 gradi ai giornalisti presenti. Il coordinatore delle aree tecniche di Bologna e Montreal Impact, mai banale, ha ovviamente parlato dei rossoblù, tra una rosa da rinforzare e una mentalità vincente da solidificare sempre di più…

Orgoglio e consapevolezza – «Sono soddisfatto di come sta nascendo il nuovo Bologna, il nostro obiettivo è un adeguamento culturale. Prenderemo i giocatori necessari ma innanzitutto bisogna prendere una confidenza diversa con la vittoria: la consapevolezza del proprio valore non basta, serve l’ambizione di essere meglio di come ci dipinge la critica».

Rivoluzione culturale – «Tutti discutono di ottavo o nono posto, si siedono su quest’idea indotta. Io forse ragiono da perdente, ma a tale riguardo vorrei da parte dei nostri giocatori una rivoluzione culturale. Non credo che la mia sia un’illusione, è un modo di pensare, mi aspetto semplicemente che i miei ragazzi vogliano sempre affrontare gli altri ad armi pari».

Mercato compresso – «C’è scarsità di denaro fluido, lo si vede dalle operazioni: sono soprattutto scambi di plusvalenze, bisogna fare per forza di necessità virtù. Sarà un mercato difficile e faticoso per tutti, ma in particolare per le società medio-piccole, mentre le big credo riusciranno comunque a fare qualche grande colpo».

Trattative per Hickey e Supryaga – «Hickey è un ragazzo con caratteristiche interessanti perché sa accompagnare l’azione e ha letture tattiche intelligenti, ci piace ma sappiamo che c’è la concorrenza del Bayern Monaco. Ad ogni modo, se venisse qui sarebbe il rincalzo di Dijks, il titolare è lui. Supryaga è un altro profilo di nostro gradimento che stiamo studiando, consapevoli che non sarà facile strapparlo alla Dinamo Kiev».

Il vero Orsolini – «In un momento di euforia dissi che Orsolini valeva 70 milioni: le prestazioni che aveva offerto fino a quel momento corrispondevano a quella cifra, e se avesse giocato le ultime dieci partite come le prime dieci staremmo parlando di un calciatore top su tutti i mercati. Ora il suo compito è quello di ripresentarsi con un altro spirito e un’altra forza».

Ranocchia no – «Ranocchia è un ragazzo intelligente e le sue doti non si discutono, ma non possiamo permetterci questa politica nella scelta di un calciatore: il nostro compito è creare valore, e con giocatori così non lo creiamo».

Ibra, solo un sogno – «L’anno scorso, in più di un’occasione, Zlatan ha chiamato Sinisa per sincerarsi delle sue condizioni di salute, così ne è nato un conciliabolo ma era un’operazione impossibile. Il Milan con lui ha fatto un gran colpo, perché Ibrahimovic alza il livello generale della squadra e di conseguenza il patrimonio della società: guardando certi stipendi di oggi, 7 milioni ad un condottiero come lui sono giusti».

Fedele al Bologna – «Non mi è mai venuta la tentazione di tornare a Roma: ho preso un impegno con la piazza di Bologna e con Saputo, ed essendo un uomo di parola onoro gli impegni».

Foto: Imago Images