Nelle ultime settimane si è scatenato un vero e proprio bailamme di voci attorno a Joshua Zirkzee (22), fiore all’occhiello di un Bologna che può ormai essere considerato a pieno titolo la principale rivelazione della Serie A 2023-2024. Se da un lato ciò è pienamente comprensibile, visto il quarto posto occupato dalla squadra di Thiago Motta e le meraviglie disegnate sul campo dal centravanti olandese, dall’altro è certamente fastidioso, specie quando queste voci si trasformano in fake news. Facciamo allora un po’ di chiarezza, basandoci sulle informazioni in nostro possesso.
Zirkzee era stato prelevato a fine agosto 2022 dal Bayern Monaco per 8,5 milioni di euro più bonus, oltre al 40% di un’eventuale futura plusvalenza sulla rivendita da destinare ai tedeschi. Il club bavarese si era inoltre riservato un’opzione per il riacquisto, attivabile pagando al Bologna una clausola da 40 milioni di euro, ovviamente previo assenso del ragazzo al trasferimento (particolare che non va mai sottovalutato, perché i giocatori non sono oggetti). Tale accordo è tuttora in essere, mentre non esiste nessun’altra clausola rescissoria esercitabile da altre società.
Fermo restando che si sta parlando della prossima estate, perché almeno fino a giugno Joshua resterà sotto le Due Torri, lo scenario è molto chiaro: o si farà avanti il Bayern alle suddette condizioni, oppure il BFC sarà libero (se lo vorrà) di cederlo al miglior offerente, sperando che a quel punto si scateni un’asta al rialzo. In tal caso, difficile che vi possano partecipare i top club italiani, in enorme affanno economico, più probabile entri in scena la Premier League, come successo poco tempo fa all’Atalanta con Hojlund, finito poi al Manchester United per quasi 80 milioni.
Ora, in quanto tifosi e innamorati di questo straordinario talento, vi starete giustamente domandando: c’è qualche possibilità che Zirkzee rimanga in maglia rossoblù per una terza stagione? Premettendo che il classe 2001 a Bologna si trova benissimo e che anche i rapporti tra il suo entourage e la dirigenza felsinea sono ottimi, conoscendo bene come funziona il calcio al giorno d’oggi non conviene farsi troppe illusioni. Però… Se la squadra dovesse qualificarsi per le coppe europee, a maggior ragione se si trattasse della Champions League, non è da escludere che il numero 9 e la società decidano di tapparsi le orecchie all’unisono e proseguire insieme nel percorso di crescita. Intanto, come direbbe mister Motta, pensiamo solo all’oggi, al presente. E godiamoci le magie del nostro ‘Divin Ricciolino’.
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Foto: Getty Images (via OneFootball)