Antov: “Gioco sia a 3 che a 4, il mio pregio sono le letture tattiche. Col Bologna trattativa rapida, per strutture e staff è la piazza ideale”
Nel pomeriggio il nuovo acquisto del Bologna Valentin Antov, difensore classe 2000 acquistato dal CSKA Sofia in prestito con obbligo di riscatto, è stato presentato ufficialmente attraverso una breve conferenza stampa diffusa da Bfc Tv. Di seguito tutte le dichiarazioni del centrale bulgaro, che indosserà la maglia rossoblù numero 26.
Orgoglio bulgaro – «Vengo dalla Bulgaria, una nazione con una grande tradizione per quanto riguarda il calcio, e voglio dimostrare agli italiani che nel nostro Paese ci sono ancora giocatori di valore. Inoltre, desidero continuare a migliorare e aiutare la squadra con tutte le forze che ho a disposizione».
Ruolo e caratteristiche – «Per la maggior parte della mia carriera ho giocato in una difesa a quattro, quindi forse mi sento più a mio agio così, ma negli ultimi due mesi sono stato schierato anche a tre e ho avuto comunque buone sensazioni, e credo che saper giocare in due modi sia solo un vantaggio. Sono un difensore centrale, mi considero intelligente nelle letture tattiche, mi piace capire in anticipo le diverse situazioni di gioco. Forse la mia maggior debolezza è non essere troppo esplosivo nei primi metri, ma credo di poter migliorare tramite l’allenamento, e grazie alle qualità delle strutture e dello staff tecnico penso che questo sia il posto ideale per farlo».
I sogni si avverano – «Non ho un idolo particolare a cui mi ispiro ma ovviamente, guardando i principali campionati europei e i campioni che ci giocano, credo di poter imparare molto da tutti loro. Giocare con alcuni difensori centrali mi ha insegnato tanto, ma ho ancora molto da imparare, e credo che qui a Bologna potrò confrontarmi con calciatori di livello superiore. In Serie A penso che ci sia un calciatore a cui fare particolare attenzione, ovvero Matthijs De Ligt, perché anche lui è giovane e, come me, viene da un altro Paese per affermarsi a livello mondiale. Sebbene ci siano delle differenze tra di noi penso ugualmente di poter apprendere tanto, ora posso vederlo giocare e questa è una grande motivazione per un ragazzo come me, significa che i sogni possono avverarsi, e lavorando puoi davvero diventare chi vorresti essere».
Un ragazzo semplice – «Più che altro mi alleno e penso sempre al calcio (sorride, ndr), quando invece ho tempo per rilassarmi mi piace passarlo con i miei amici oppure riposandomi e magari guardando un po’ la TV».
Pronto all’impatto – «Naturalmente ho visto diverse partite di Serie A prima di venire qui, perché è uno dei migliori campionati a livello mondiale. So che è un calcio molto fisico e tattico, ma credo di essere all’altezza. Sono consapevole che avrò bisogno di tempo per integrarmi, ma mi impegnerò a farlo nel minor tempo possibile. So che lo staff e i miei compagni mi saranno di grande aiuto, non vedevo l’ora di conoscerli tutti e grazie a loro sono convinto che non avrò nessun problema».
Bologna, la scelta giusta – «Penso che questo sia il posto perfetto per me, nel Bologna ci sono tanti giocatori giovani che devono crescere e io sono uno di loro. È accaduto tutto molto in fretta, la trattativa è cominciata due o tre giorni prima delle fine del mercato, ma non ho pensato neanche per un secondo di rifiutare, perché penso che le cose belle della vita accadano proprio in questo modo. Ci tengo a ringraziare il CSKA Sofia perché si sono comportati benissimo e non hanno cercato in alcun modo di trattenermi, così come lo scouting del Bologna che mi ha segnalato, dandomi così questa opportunità: per me la cosa più importante è essere qui e conquistarmi il posto con merito».