Oggi pomeriggio nel ritiro di Valles è stato presentato alla stampa Thijs Dallinga, quarto acquisto del Bologna in ordine cronologico durante il mercato estivo 2024. Il centravanti olandese, reduce da due stagioni in Francia al Tolosa, con cui ha vinto la coppa nazionale e giocato l’Europa League, è arrivato in rossoblù per 15 milioni di euro più 3 di bonus e avrà il difficile compito di far dimenticare ai tifosi rossoblù un certo Joshua Zirkzee. Di seguito, divise per temi principali, tutte le dichiarazioni del classe 2000 (maglia numero 24 per lui, la stessa indossata da Rodrigo Palacio dal 2017 al 2021), anticipate da quelle dell’a.d. Claudio Fenucci.
Introduzione di Fenucci – «Siamo contenti di ripartire da Valles come un anno fa: ci tengo a ringraziare l’organizzazione e i tifosi, che ci stanno dando lo stesso entusiasmo avvertito nella scorsa stagione. Abbiamo un nuovo allenatore e nuovi giocatori, ne abbiamo persi altri ma la volontà di tutti è sempre quella di migliorarsi, e questo è importante. L’operazione legata a Dallinga l’abbiamo chiusa velocemente dopo la partenza di Zirkzee: la sua volontà di venire a Bologna ha avuto un peso importante per prevalere sulle altre offerte. Siamo molto contenti che Thijs sia qui».
Un altro olandese – «La Serie A è un campionato prestigioso, con tanta storia, e un sacco di miei connazionali hanno fatto bene qui, come ad esempio Zirkzee. Per me è una bellissima opportunità farmi vedere in Italia e in Champions League: sono qui per fare gol, ma anche per aiutare attivamente la squadra in fase difensiva».
Spingere forte – «Italiano è un martello con la squadra ma credo sia giusto, considerando che giocheremo la Champions: solo spingendo forte si ottengono grandi risultati».
Scelta convinta – «Non ho parlato con Joshua prima di arrivare qui: quella di venire a Bologna è stata una decisione che ho preso esclusivamente io».
Bomber costante – «Proprio come in Olanda e in Francia, sono convinto di riuscire ad avere un buon impatto anche nel campionato italiano, malgrado la bravura dei difensori che dovrò affrontare».
Boom di presenze a Valles – «Le prime impressioni sui tifosi sono davvero ottime, sento che sono molto calorosi e ci danno un enorme supporto».
Caratteristiche principali – «Sono prevalentemente un uomo d’area, lì sono rendermi pericoloso. Ma mi piace anche giocare con la squadra, restando sempre collegato ai compagni».
Numero di maglia – «Il 9 era già stato preso da Santi (Castro, ndr), così tra i numeri liberi ho scelto il 24, ma non c’è una ragione particolare».
Idoli e modelli – «Ho sempre seguito con ammirazione Suarez e Ibrahimovic, due attaccanti fantastici».
Squadra forte – «Sono appena arrivato e quindi è difficile esprimermi sui singoli: il gruppo è giovane ma percepisco qualità ed esperienza, cose che fra l’altro non mi sorprendono essendo entrato a far parte di in grande club».
Campionato e coppe – «A livello di bravura dei difensori penso che la Ligue 1 sia abbastanza paragonabile alla Serie A, io non ho paura dei duelli e per questo sono convinto di poter fare bene. Le notti europee sono un sogno, un’esperienza diversa da tutto il resto: lì le cose cambiano parecchio, ma ho tanta fiducia».