Dominguez: “Attratto da club e città, la squadra mi ha accolto benissimo. Ritmi più alti e difficoltà tattiche, ora va meglio e voglio far vedere chi sono”
Questo pomeriggio a Casteldebole è stato presentato alla stampa Benjamin Dominguez, ottavo volto nuovo del Bologna in ordine cronologico durante il mercato estivo che si è concluso il 30 agosto. L’esterno offensivo argentino, prelevato a titolo definitivo dal Gimnasia La Plata (4 milioni di euro più 1 di bonus e il 15% sull’eventuale futura plusvalenza), rappresenta un investimento importante per il futuro rossoblù. Tuttavia, pur partendo indietro nelle gerarchie, il classe 2003 punta a conquistare sempre più spazio anche nel presente, sfruttando un talento notevole che necessita ‘solo’ di adattarsi al calcio italiano. Di seguito, suddivise per argomenti principali, tutte le dichiarazioni del ragazzo, che come già noto ha scelto la maglia numero 30.
Bologna grande chance – «Per me è stato davvero molto importante arrivare nel calcio europeo e sono contento di averlo fatto venendo in questo club, che ringrazio per l’opportunità e la fiducia».
Cuore biancoblù – «Parlare del Gimnasia è sempre molto emozionante per me. La mia ultima partita lì, in cui ho anche segnato, è stata molto toccante, perché in quel club ci sono letteralmente cresciuto. Ne approfitto allora per salutare tutti i componenti della società e della squadra».
Splendida accoglienza – «La cosa che più ho gradito da quando sono arrivato qui è stata l’atteggiamento di tutti i miei compagni, che mi hanno trattato benissimo: sentirsi benvoluti appena arrivati è una cosa che aiuta ad inserirsi».
Confronto con Castro – «Ho parlato spesso con ‘Santi’, mi ha spiegato che all’inizio è stata dura anche per lui e ha giocato poco nei primi sei mesi. Io voglio bruciare le tappe e mi sto allenando forte per questo».
Talento e disponibilità – «Ovviamente do il meglio di me in fase offensiva, ma mi piace anche recuperare palloni: gioco a tutto campo e non disdegno di rientrare in difesa per dare una mano ai compagni».
Un altro mondo – «Mi alleno col gruppo già da diversi giorni e sto comprendendo sempre meglio com’è il calcio qui in Italia: sicuramente il ritmo è più alto, anche negli allenamenti, ma mi sto abituando. Stesso discorso per l’aspetto tattico, che all’inizio mi ha creato qualche difficoltà: adesso va meglio e spero di inserirmi presto negli schemi del mister».
In dolce compagnia – «Sono venuto qui a Bologna con la mia fidanzata e siamo entrambi molto contenti, la città ci piace molto».
Decisione convinta – «Ho scelto Bologna per la bellezza della città e perché il club è molto attrattivo, specie perché disputa la Champions League. Ma devo dire che questo è solo un elemento positivo in più, avrei detto comunque di sì e ora ho una gran voglia di far vedere chi sono».
Modelli di riferimento – «Tra i calciatori più recenti mi ispiro a Neymar ma il mio idolo principale è Guillermo Barros Schelotto, attaccante argentino che ha fatto la storia del Gimnasia».
Gemelli del gol – «’Santi’ è un amico e gioca centravanti, quindi da compagno di squadra mi auguro che segnerà più lui di me (sorride, ndr)».