Dominguez: “Mi è servito tempo per ambientarmi, ora voglio migliorare in entrambe le fasi per trovare ancora più fiducia e minuti”
Dopo la pausa di ieri, questo pomeriggio nel ritiro di Pinzolo è andata in scena una nuova conferenza stampa: protagonista Nicolas Dominguez, che ha parlato del suo impatto con la Serie A, delle sue ambizioni in vista del prossimo campionato e degli obiettivi del Bologna. Ecco le parole del giovane e talentuoso centrocampista argentino:
Percorso di crescita – «Prima del lockdown stavo disputando una stagione così così, mi è servito tempo per ambientarmi e non sono riuscito a giocare con regolarità. Dopo la quarantena ho giocato di più e con più fiducia, e questo per me è stato molto importante. L’anno prossimo voglio trovare ancora più minuti ed essere il più possibile utile alla squadra, so di non potermi permette di giocare bene due o tre partite e poi sbagliare quelle successive».
Lavoro sui punti deboli – «In Argentina giocavo trequartista, ma posso ricoprire tutti i ruoli di centrocampo. Nel Bologna mi vedo più nei due in mezzo che come vice Soriano, ma so che il mio tallone d’Achille sono i compiti difensivi: questi giorni che stiamo trascorrendo allenandoci tutti insieme mi potranno essere utili per migliorare e farmi trovare pronto all’inizio della stagione».
Dialogo con Sinisa – «L’assenza del mister aumenta la difficoltà, ma lo staff sta lavorando molto bene e noi ci stiamo allenando nella maniera migliore. Cosa mi dice Mihajlovic? Che posso aiutare la squadra in più modi, sia trovando il passaggio giusto in fase offensiva che dando una mano in difesa».
Giovani e veterani – «Un giovane che mi ha impressionato da subito è stato Svanberg, mentre negli ultimi giorni mi ha colpito molto l’intensità con cui si allena Vignato. Per quanto riguarda i giocatori più esperti, so che posso imparare molto da Medel e Poli, che giocano nella mia stessa zona di campo, ma anche da Palacio».
Obiettivi flessibili – «Il primo obiettivo è quello di migliorare il bottino di punti dell’anno scorso, perché abbiamo fatto bene ma potevamo fare ancora meglio. Se a metà stagione ci ritroveremo a ridosso delle posizioni europee, allora il nostro obiettivo potrà anche cambiare, ma al momento pensiamo solo a migliorare l’ultima classifica».
Difese avvisate – «Negli ultimi sei mesi in Argentina ho segnato cinque gol, voglio sbloccarmi anche in Italia o comunque iniziare a servire degli assist, perché per qualcuno che ricopre il mio ruolo penso sia molto importante rendersi pericoloso a ridosso dell’area avversaria».
Una croce sopra – «Dobbiamo dimenticare la gara di ritorno dello scorso campionato contro il Milan, fa parte di una stagione ormai passata. Cominciare il campionato contro di loro sarà difficile, ma noi dobbiamo pensare solo a quello che possiamo dare e cercare di vincere».
Stadi vuoti – «Giocare senza tifosi è difficile, sembra di essere in allenamento. Li vorremmo subito allo stadio, ma chiaramente non dipende da noi e sappiamo che con o senza di loro dobbiamo fare il nostro dovere».
Prima il Bologna, poi la Nazionale – «Parlo spesso con il vice di Scaloni, ma non so ancora se nelle prossime settimane verrò convocato. Adesso non ci devo pensare: prima ci sono un paio di partite di campionato, se poi arriverà la chiamata dell’Albiceleste sarò felice di rispondere».
Fantacalcio – «Lo conosco, anche in Argentina esiste un gioco simile, ma non mi comprerei: ci sono tanti giocatori migliori di me (ride, ndr)».