Seconda conferenza stampa per il Bologna nel ritiro estivo di Valles 2023: dopo Lorenzo De Silvestri, oggi è stato il turno di Nicolas Dominguez, che nel pomeriggio si è presentato davanti a microfoni e taccuini presso il Fußballplatz. Questione rinnovo, come inevitabile che fosse vista la scadenza del suo contratto nel 2024 e le tante chiacchiere di mercato, ma non solo: ecco le dichiarazioni del centrocampista argentino classe 1998, numero 8 (non una maglia qualsiasi) e probabile nuovo capitano rossoblù.
Testa solo al presente – «Sono molto contento e felice di tutto l’affetto che mi dà la gente. Non so cosa succederà in futuro, io penso un giorno per volta: mi sto allenando bene, concentrandomi solo sul Bologna, per fare una grande stagione. La base è buona, sono andati via diversi giocatori importanti per il gruppo ma siamo fiduciosi di disputare un altro campionato importante».
Rumors di mercato – «Non ne so niente, la mia testa è a Bologna. Ho un altro anno di contratto e come detto mi alleno per fare una grande stagione, ripartendo insieme ai miei compagni da dove abbiamo finito lo scorso campionato. Non penso al mercato ma solo ad allenarmi, di tutto il resto ne occupa il mio procuratore».
Rinnovo complicato – «La predisposizione a rinnovare c’è, la verità è che non so come sia proseguito il discorso perché l’ultima volta che ne ho parlato con la società è stato ad aprile. C’è ancora differenza tra quello che mi offrono e quanto chiedo».
Aspirazioni personali – «Se arriverà qualche offerta si valuterà la situazione, ad oggi non ho niente di concreto. Per ambizione potrei eventualmente essere tentato da una squadra che gioca le coppe, quelle che siamo stati vicini a raggiungere lo scorso anno. Però io e la mia famiglia qui a Bologna stiamo benissimo, mia figlia è praticamente bolognese: è bello l’affetto della piazza e della tifoseria».
Feeling con Motta – «Le parole del mister nei miei confronti mi fanno piacere: Motta mi ha detto quanto sono importante e me l’ha dimostrato quando mi ha dato la fascia da capitano. Indossarla è stato bellissimo, un orgoglio per chiunque la porta. Se continuerò qui darò sempre il massimo, per me l’unica forma di vivere il calcio è quella di dare il 100% nel rispetto di società e tifosi».
Cosa poter migliorare – «Quella appena trascorsa è stata la mia miglior stagione a Bologna ma non della carriera, forse la migliore l’ho vissuta in Argentina. Posso migliorare soprattutto in fase offensiva, cercando di arrivare di più al tiro e quindi al gol: l’anno scorso mi sono fermato a tre e voglio segnarne di più».