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Fenucci: “Ferguson ai dettagli, per Ilicic ora non c’è nulla, Arnautovic incedibile. Partiamo da una buona base e cerchiamo la continuità mancata nella scorsa stagione”

Fenucci: "Ferguson ai dettagli, per Ilicic ora non c'è nulla, Arnautovic incedibile. Partiamo da una buona base e cerchiamo la continuità mancata nella scorsa stagione"

Ph. zerocinquantuno.it

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In tarda mattinata al centro sportivo Pineta di Pinzolo, nel corso della conferenza stampa di presentazione del ritiro estivo 2022 del Bologna, Claudio Fenucci ha fatto il punto della situazione in casa rossoblù toccando tutti i principali temi d’attualità. Di seguito le dichiarazioni rilasciate dall’a.d. del club felsineo.

Fatta per Ferguson – «Stiamo definendo l’acquisto di questo giovane centrocampista scozzese (Lewis Ferguson, ndr), siamo ormai ai dettagli e quindi il prossimo innesto dovrebbe essere lui».

Ilicic, tutto fermo – «Nessuno meglio di Giovanni Sartori conosce Josip Ilicic, e le qualità del ragazzo sono fuori da ogni dubbio. Per quanto concerne il Bologna è prematuro parlarne, non so che tipo di evoluzione potrà avere la trattativa ma ad oggi non c’è nulla».

Arnautovic non si tocca – «Arnautovic è stato un investimento importante e dovrà caratterizzare il Bologna dei prossimi anni, è il punto centrale del progetto tecnico. Dunque ripeto quanto già detto tempo fa: per noi è incedibile».

Organico da ritoccare – «Al momento la base della squadra c’è, è completa, l’anno scorso ci è mancata continuità di risultati. Cercheremo ovviamente di completare la rosa ma i tempi non li decidiamo solo noi, inoltre il calcio italiano sta uscendo da una forte crisi finanziaria: molti giocatori importanti non trovano contratto, altri preferiscono non rinnovare e andare a scadenza. Noi ci prepareremo nel miglior modo possibile, guardando agli obiettivi fissati dal presidente e stabiliti insieme, speriamo di chiudere le operazioni di mercato che abbiamo imbastito».

Hickey, cessione preziosa – «Sul mercato investe solo la Premier League, che ha i mezzi economici per farlo, gli altri campionati vivono una situazione di criticità. Le risorse in arrivo dall’Inghilterra ci aiuteranno a operare in entrata, ma anche l’anno prossimo per migliorare la competitività della squadra avremo bisogno dell’intervento del nostro azionista, in primis perché la rosa è costosa in termini di stipendi».

Mancati rinnovi, un problema serio – «In futuro vorremmo evitare di ritrovarci con giocatori con la scadenza del contratto ad un anno, come ad esempio Svanberg. È una tendenza in atto fin dagli anni della legge Bosman, che ha spostato in favore dei calciatori i rapporti di forza tra questi ultimi e i club: vanno pensati dei cambiamenti a livello comunitario. Chi non intende rinnovare è destinato a finire sul mercato, con Hickey ci siamo resi subito conto che sarebbe stata una trattativa complicata e così abbiamo preferito cederlo. Adesso stiamo discutendo di rinnovo con gli agenti di Dominguez, Schouten e degli altri ragazzi in scadenza nel 2024».

Orsolini e Barrow, valutazioni in corso – «Su Orsolini prenderà una decisione anche lo staff tecnico in base al modulo che si deciderà di utilizzare, qualora tornassimo a giocare col tridente offensivo sia Barrow che Orsolini non si muoverebbero».

Stagione decisiva – «L’Europa non è un tabù ma ho sempre preferito non fare proclami, di sicuro dobbiamo guardare in alto e migliorare: quest’anno la Serie A sarà anomala, per via della sosta di un mese e mezzo, e particolarmente dura, visti anche alcuni investimenti delle neopromosse. Come detto, se avessimo trovato una maggiore continuità di risultati avremmo potuto alzare il livello già nella scorsa stagione, ora bisogna riuscirci e vogliamo partire forte, sarà una bella sfida per tutti noi».

Crescita dell’area sportiva – «Quando acquistiamo dei giovani è per portare avanti un determinato progetto con loro e farli migliorare all’interno di un ambiente ideale, poi ci sta che via via qualcuno parta. Anche noi della società col nostro modo di fare abbiamo aiutato a creare un profilo di club più alto, lo dimostra pure l’arrivo di certi sponsor importanti, adesso dobbiamo far sì che i risultati sportivi si adeguino al livello organizzativo».