Questo pomeriggio a Casteldebole, a margine della conferenza stampa di presentazione dei nuovi acquisti Benjamin Dominguez e Samuel Iling-Junior, Claudio Fenucci ha risposto alle domande dei giornalisti presenti facendo un punto a tutto tondo sulla situazione in casa Bologna, tra campo, mercato e altri temi importanti. Di seguito, suddivise per argomenti principali, le dichiarazioni rilasciate dall’a.d. rossoblù.
Un Bologna rinnovato – «Sarà la stagione a darci risposte precise sul valore della squadra, di sicuro dal mercato è uscita una rosa più ampia perché avevamo l’esigenza di completarla visti gli impegni che vogliamo onorare. Si era già parlato di un rischio infortuni superiore considerando il calendario fitto, quindi l’idea è stata quella di allungare l’organico con giocatori che avessero già determinate esperienze alle spalle, oltre a qualche giovane che fa parte della nostra visione strategica per il futuro. L’obiettivo è quello di competere, e per riuscirci dobbiamo far migliorare tutti i ragazzi, come accaduto l’anno scorso per esempio con Zirkzee: solo così possiamo essere più performanti».
Identikit preciso – «Il competere ad alti livelli richiede non soltanto qualità ma, come detto, anche esperienza. Pertanto la ricerca si è focalizzata principalmente su giocatori che avessero, oltre alla qualità, un buon numero di partite nel proprio bagaglio, così da poter essere subito pronti anche per una competizione sfidante come la Champions League».
Traguardo storico – «L’esordio in Champions mi ha regalato un’emozione particolare, trattandosi di un percorso che sento molto mio. Siamo partiti dalla Serie B, e adesso vedere il Bologna tra le squadre più forti d’Europa è una gioia immensa per me, per Giovanni, per Marco e per tutti coloro che lavorano all’interno del club».
Con Sartori e Di Vaio una formalità – «Sartori è là (lo indica all’interno della sala stampa e sorride, ndr), problemi non ce ne sono. Giovanni è parte integrante della nostra struttura e noi siamo per la continuità della gestione, l’ultima volta è stato lo stesso anche per me: avevo il contratto in scadenza il 30 giugno e mi confrontai con Saputo a riguardo in quello stesso mese. Appena sarà il momento ne parleremo sia con lui che con Marco».
Parola d’ordine: sostenibilità – «Il Bologna, con la sua disponibilità finanziaria, non può ancora permettersi giocatori giovani già forti, formati e con esperienza in Champions, quindi abbiamo puntato su ragazzi comunque di valore che rispettassero determinate caratteristiche. Abbiamo fatto degli investimenti, come ad esempio Cambiaghi che è stato molto sfortunato, guardando nel contempo alle risorse che abbiamo quest’anno ma anche all’anno prossimo, nel rispetto di una sostenibilità non solo sportiva ma anche economica».
Concentrati sul presente – «A me non è mai piaciuto parlare di obiettivi: oggi pensiamo solo a vincere contro l’Atalanta, che è il modo che ci ha consentito di ottenere lo storico traguardo della qualificazione in Champions. Vogliamo continuare a far divertire i nostri tifosi, è quello a cui Italiano e i ragazzi lavorano ogni giorno».
Niente colpi di testa – «Abbiamo voluto fare alcuni investimenti ma sempre nel rispetto dei parametri finanziari, chiudendo una campagna acquisti in equilibrio se consideriamo anche l’acquisto di Castro, effettuato a gennaio ma che impatta su questo mercato».
Liverpool, prevendita complessa – «Una parte dei biglietti sono destinati ai club organizzati, mentre i residui verranno messi in vendita da domani. Il Liverpool non ha aumentato il numero destinato agli ospiti malgrado la nostra richiesta, perché non ne avevano la disponibilità. Obbligo del cartaceo? Stiamo lavorando a tutte le modalità per rendere più agevole possibile la trasferta ai nostri tifosi».
Fiducia in Italiano – «Il nostro mister, che sta lavorando con grande entusiasmo, aveva un compito difficile, ovvero entrare in un gruppo che aveva fatto molto bene e che aveva abitudini di gioco diverse dal suo. Trasferire nuovi concetti non è facile, Vincenzo ci sta ancora lavorando ma tutti i ragazzi si sono messi a disposizione, e questo ci aiuterà a migliorare di settimana in settimana».
Non fare passi indietro – «L’idea di rimanere ad alti livelli c’è. L’esempio dell’Atalanta è quello di una società che ha svolto un lavoro straordinario, difficile da replicare per chiunque. La nostra maggior preoccupazione è proprio quella di affrontarli domenica (sorride, ndr)… In ottica futura l’obiettivo è di confermarci come un club ben organizzato, con investimenti sia sulla parte tecnica che nelle strutture. Dunque sì, abbiamo l’ambizione di recitare un ruolo importante nel campionato italiano».
Dall’Ara e stadio temporaneo – «Al momento è difficile fornire aggiornamenti perché il processo amministrativo è quasi completato, mentre nel progetto dello stadio provvisorio ci sono ancora alcuni aspetti da chiarire con l’amministrazione. Le difficoltà nascono nel reperimento delle risorse: abbiamo contatti frequenti con la Federazione e con il Ministero dello Sport affinché il Governo trovi strumenti innovativi per finanziare progetti del genere: ci sono tante soluzioni che possono essere trovate per finanziare risorse pubbliche nell’affiancamento di risorse private, il Dall’Ara è in questo percorso insieme ad altri impianti».