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Holm: “Bologna grande piazza, è eccitante far parte di questa squadra. Ho sempre sognato la Champions, servirà la massima cura”

Holm: "Bologna grande piazza, è eccitante far parte di questa squadra. Ho sempre sognato la Champions, servirà la massima cura"

Ph. zerocinquantuno.it

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Oggi pomeriggio a Casteldebole è stato presentato alla stampa Emil Holm, primo acquisto del Bologna in questo calciomercato estivo 2024. Il terzino svedese, reduce da una stagione in prestito all’Atalanta culminata nella vittoria dell’Europa League il 22 maggio, è stato prelevato dallo Spezia per circa 7 milioni di euro e va a completare le rotazioni sulla corsia difensiva di destra insieme a Stefan Posch e Lorenzo De Silvestri. Di seguito, suddivise per temi principali, tutte le dichiarazioni del classe 2000 (maglia numero 2 per lui), anticipate da quelle del d.s. Marco Di Vaio.

Introduzione di Di Vaio – «Monitoravamo Emil fin dai tempi dello Spezia, il suo modo di stare in campo e il suo atletismo ci hanno convinto: quando l’Atalanta non ha esercitato l’opzione per il riscatto, abbiamo deciso di portarlo a Bologna. È un giocatore che piace molto all’allenatore, sul suo nome c’è stata subito grande sintonia. Arriva da una grande stagione europea e qui può confermare le sue qualità, dando una mano importante alla squadra».

Zero dubbi, tanta carica – «Sono molto contento di essere arrivato in una grande piazza come Bologna, si tratta di un ottimo step per la mia carriera. Non appena ho sentito dell’interessamento ho spinto per venire qui, ero molto eccitato dell’opportunità».

Prime sensazioni – «Ho già parlato col mister, mi ha detto di continuare ad allenarmi bene come so fare. Il gruppo è fantastico, tutti i ragazzi mi stanno aiutando ad inserirmi e sono molto collaborativi».

Esperienza europea – «Le partite in Europa fanno storia a sé, per quelle bisogna avere un’attenzione diversa. Scendere in campo ogni tre giorni non è un cambiamento enorme, ma occorre la massima cura di tutti gli aspetti, dal riposo all’alimentazione, e poi è necessario essere sempre la versione migliore di se stessi. Diciamo che in generale non è male, perché si gioca tanto e ci si allena meno».

Margini di crescita – «Sono consapevole di dover migliorare un po’ in tutto, sia in fase difensiva che offensiva, specie a livello di attenzione durante la partita».

Uno svedese da recuperare – «Ho parlato molto con Karlsson, sia in questi giorni che prima di arrivare, è un bravo ragazzo e un ottimo calciatore. Il primo anno in Italia è difficile quasi per tutti, lo è stato anche per me: adesso che sta bene deve continuare a lavorare sodo, come sta facendo, e il suo momento arriverà».

Percorso di maturazione – «Quando sono arrivato in Italia ero giovane, ma nelle prime due stagioni sono cresciuto molto e ho imparato a valorizzare le mie caratteristiche. In tal senso, l’aiuto di Gasperini è stato determinante: ha alzato il livello dei miei allenamenti e mi ha insegnato a essere un professionista a tutto tondo, dividendo i vari momenti».

Formazione e riferimenti – «Da ragazzino giocavo in diverse posizioni, poi attorno ai 18-19 anni ho iniziato a specializzarmi nel ruolo di terzino destro. Il mio idolo? Ibrahimovic per me è il numero uno, da piccolo lo guardavo sempre: mi piace la sua mentalità forte, da campione. Per tutti noi svedesi ha fatto davvero tanto sotto il profilo calcistico».

Atalanta, niente riscatto – «Il calcio è così: come si dice, si chiude una porta e si apre un portone. Oggi sono felice di essere un giocatore del Bologna e non penso molto al passato, mi interessa solo lavorare duramente e ottenere grandi cose con questa maglia».

Dirimpettaio scomodo – «L’esterno che mi ha dato più fastidio in Serie A è Theo Hernandez del Milan: veramente un giocatore super, il migliore nel suo ruolo».

Ogni cosa a suo tempo – «Non mi spingo troppo in là coi pensieri, mi godo il momento e cerco di dare il massimo ogni giorno. Sono in un contesto nuovo, con un nuovo allenatore e una nuova squadra, voglio conoscere meglio l’ambiente e i compagni. Come gruppo l’importante è iniziare fin da ora a lavorare bene e rimanere concentrati sulla prossima stagione, che sarà molto impegnativa».

Prima volta in Champions – «Quella musica l’ho sempre sognata, credo sia la più bella esperienza che un giocatore possa desiderare».

Il Bologna da avversario – «Con l’Atalanta ci siamo trovati di fronte una grossa squadra, veramente difficile da arginare e con tanti giocatori di qualità. Ecco perché ora è eccitante farne parte».

Bellezza da scoprire – «Non ho avuto ancora il tempo di visitare con calma la città, visti gli allenamenti quotidiani, ma Jesper me ne ha parlato molto bene. Soprattutto so che per la cucina italiana è il top, quindi sono capitato bene (sorride, ndr)».