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Iling-Junior: “A Bologna bel progetto e atmosfera speciale, il calcio di Italiano mi piace. Henry il mio idolo, con Allegri ho capito la fase difensiva”

Iling-Junior: "A Bologna bel progetto e atmosfera speciale, il calcio di Italiano mi piace. Henry il mio idolo, con Allegri ho capito la fase difensiva"

Ph. zerocinquantuno.it

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Questo pomeriggio a Casteldebole è stato presentato alla stampa Samuel Iling-Junior, settimo volto nuovo del Bologna in ordine cronologico durante il mercato estivo 2024. L’esterno offensivo inglese, che in precedenza l’Aston Villa aveva acquistato dalla Juventus per 14 milioni di euro più 3 di bonus, è arrivato in prestito secco con l’obiettivo di trovare più spazio rispetto a quello che gli era stato prospettato da Unai Emery a Birmingham, aiutando nel contempo i rossoblù a sostituire adeguatamente l’infortunato Nicolò Cambiaghi. Di seguito, suddivise per argomenti principali, tutte le dichiarazioni del ragazzo classe 2003, che come già noto ha scelto la maglia numero 14.

Doppio trasferimento – «Qui c’è un bel progetto, come avevo già avuto modo di capire dall’esterno l’anno scorso. In estate sono passato dalla Juventus all’Aston Villa e ho anche giocato qualche amichevole, poi mi sono confrontato con mister Emery e ho capito che per me non ci sarebbe stato tanto spazio. Ho apprezzato l’onestà e mi sono messo a cercare una squadra che potesse darmi maggiori chance, ed è arrivata l’offerta del Bologna, una città che mi piace con un mister che stimo. E allora ho deciso di accettare».

Prima di Champions al Dall’Ara – «L’emozione che ti regala un match di Champions League è sempre particolare e mercoledì scorso è stato bello. In generale mi ha colpito tutto l’ambiente rossoblù, a cominciare dall’atmosfera speciale creata dai tifosi».

Meglio a piede invertito – «In passato ho fatto spesso l’ala sinistra ma devo dire che partire da destra mi piace molto, mi trovo davvero bene».

Prodezza a Como – «Un gol così bello l’avevo già fatto, ma solo a livello di giovanili (sorride, ndr)».

Argomento – «Sono arrivato qui da solo, ma la mia famiglia viene spesso a trovarmi e a vedere le partite».

Complimenti da Torino – «Dopo la rete di Como mi sono arrivati tanti messaggi dai miei ex compagni e dal mio ex allenatore, alla Juve ho mantenuto un buon rapporto con tutti».

Da Allegri a Italiano – «Devo ringraziare tanto Allegri, che mi ha aiutato a capire bene la fase difensiva. Ora con mister Italiano mettiamo sempre in campo molta energia, ed è un tipo calcio che mi piace».

Modello importante – «Un giocatore a cui mi ispiro? Il mio idolo era Thierry Henry».

Liverpool dietro l’angolo – «Giocare ad Anfield è un’emozione indescrivibile. E poi per me che sono inglese significa tanto, perché avrò l’opportunità di mettermi in mostra nel mio Paese».

Dualismo con Orsolini – «Non so dire chi segnerà più gol tra me e Riccardo, l’importante è riuscire entrambi a fare una bella stagione».

Difficoltà iniziali – «Per me l’unica è stata trovare casa (sorride, ndr)».