Di seguito, suddivise per argomenti principali, le dichiarazioni rilasciate stamattina in conferenza stampa a Casteldebole dal tecnico rossoblù Vincenzo Italiano alla vigilia di Como-Bologna, gara valida per la 4^ giornata di Serie A Enilive in programma domani alle 15.
Sosta a ranghi ridotti – «Purtroppo ho potuto lavorare solo parzialmente con tutto il gruppo, essendo stati una della squadre con più nazionali via. Coi ragazzi rimasti qui abbiamo insistito sull’apprendimento di determinati concetti: dobbiamo lavorare sodo perché siamo in ritardo di classifica e adesso è il momento di accelerare».
Attacco poco prolifico – «Durante la pausa abbiamo analizzato qualche dato legato a tale aspetto. Nelle due gare casalinghe potevamo raccogliere di più visto quanto creato: i ragazzi sanno che essere concreti cambia il volto delle partite e indirizza le strategie, nostre e degli avversari. Inoltre abbiamo cercato di lavorare sui frangenti in cui non abbiamo la palla e sul modo di difendere quanto veniamo superati».
Rientri solo parziali – «Per Holm e Lucumí oggi è stato il primo allenamento, per Ndoye il secondo. Ci attendono molti impegni ravvicinati, quindi è già stato importante ritrovarli e metterli nelle condizioni di assaporare il clima partita. Con Dan occorre cautela, lo inseriremo solo quando sarà al 100%: ha una grande forza nello sprintare e va recuperato al meglio per farlo esprimere al massimo».
Pobega quasi pronto – «Tommaso ha cominciato a conoscere i compagni e l’ambiente, e a livello di condizione cresce di giorno in giorno. Una delle sue principali caratteristiche è quella di riempire l’area e cercheremo di sfruttarla già da domani, vedremo se dall’inizio o in corso d’opera».
Tre partite a settimana – «Domani a Como inizierà un notevole tour de force e via via coi ragazzi dovremo valutare stanchezza, recupero e reazione ai numerosi viaggi. Abbiamo a disposizione un buon numero di calciatori di qualità: se riusciremo ad essere tutti coinvolti e concentrati, con la giusta voglia di maturare all’interno del gruppo, potremo affrontare come si deve ogni match».
Dominguez bella scoperta – «Benjamin è in buone condizioni di forma, è un ragazzo che non conoscevo e sono rimasto molto colpito dalle sue qualità, in particolare sa puntare l’uomo molto bene. Arriva da un calcio diverso, deve imparare la lingua e conoscere meglio i compagni, ma è un 2003 e avrà tutto il tempo necessario ad adattarsi».
Dallinga cerca una maglia – «Posso dire che adesso Thijs è un altro calciatore rispetto a quando è arrivato al Bologna, credo si sia pienamente ambientato».
Karlsson ancora in gioco – «Jesper ci è rimasto male per l’esclusione dalla lista Champions, ma la scelta gli è stata motivata e in questi giorni l’ho visto sereno e tranquillo. Lo vedo con una grande predisposizione alla fatica, sa che deve fare meglio rispetto a quando è entrato a Napoli o alla gara disputata da titolare contro l’Empoli. È un’arma in cui la società crede perché ci ha speso un bel po’ di soldi, ora sta a lui dimostrare quelle qualità che avevano spinto il Bologna ad acquistarlo».
Stacanovista Freuler – «Remo sta bene, lo vedo sempre felice e sorridente. Ha grande esperienza, è un leader di questo gruppo: non si risparmia mai, in partita macina più chilometri di tutti. Valuterò il da farsi in base all’evoluzione del match, vedremo se si potrà farlo rifiatare o meno in ottica Champions. Da domani inizia un altro tipo di lavoro per me: controllo del recupero, gestione delle forze e preparazione delle strategie in pochissimi giorni. Come detto, ci sarà bisogno di tutti e tutti dovranno sentirsi coinvolti».
Casale convince – «Nicolò ha iniziato la settimana lavorando in gruppo, dopo essersi allenato a parte per un precedente problema al polpaccio. L’ho visto molto bene, è un tipo sveglio, ha avuto tanti allenatori con diverse filosofie di calcio e sa adattarsi in breve tempo: ci darà una grossa mano».
Iling-Junior in crescita – «Ieri Samuel ha svolto un allenamento di gestione dopo essere tornato dagli impegni con l’Inghilterra Under 21, era arrivato qui da poco tempo ed è subito partito con la Nazionale. Avrei preferito lavorare con lui in questi quindici giorni, ma sono contento che abbia messo benzina nelle gambe giocando prima venti e poi settanta minuti».
Attenzione al Como – «Il nostro pensiero dev’essere sempre rivolto alla partita che si va ad affrontare, una alla volta, sfruttando ogni risorsa: bisogna fare risultato nell’immediato. Il Como ha un grandissimo entusiasmo che si porta dietro dalla promozione dello scorso campionato e ha aggiunto alla sua rosa qualità ed esperienza, a cominciare dal portiere Reina. Li troveremo all’esordio stagionale nel loro stadio e dovremmo farci trovare pronti perché sarà una partita complicata».
Il marchio di Fabregas – «Del Como mi colpisce il fatto che giocano senza alcun timore, con personalità e coraggio. Hanno principi già acquisiti ai quali hanno aggiunto qualità in tutti i reparti, giocano a memoria e domani dovremo controbattere con uno spirito di altissimo livello. Mi ripeto: sarà una partita tosta, da affrontare con la massima attenzione».
Gioiellino Urbanski – «Per tipologia di giocatore mi ricorda Bonaventura, gli piace fare l’interno di centrocampo ma anche alzarsi sulla trequarti. Ha spunto e visione, sa mandare in porta i compagni, e la Nazionale ci ha aiutato a rimetterlo in condizione dopo le noie al ginocchio».
Culture diverse – «Oggi ho letto un articolo in merito al rinnovo triennale di Arteta con l’Arsenal. Se avesse allenato in un altro Paese, non diciamo quale (sorride, ndr), questo rinnovo non sarebbe arrivato. Ogni nazione ha la sua cultura, per carità, ma mi dà fastidio che i giudizi vengano espressi quasi esclusivamente in base al risultato. Questo purtroppo non si può cambiare. Se domani dovessimo trovare un risultato positivo potremmo crescere in termini di condizione, fiducia ed entusiasmo: me lo auguro».
Blackout dopo i gol segnati – «Gli avversari ci hanno castigato su quel poco che gli abbiamo concesso. Il nostro stadio accende il fuoco dentro ai ragazzi e gli dà una carica ulteriore che in allenamento non hanno, in settimana proviamo determinate cose ma la reazione in partita è diversa. Con l’Udinese abbiamo mollato la presa su Giannetti, mentre con l’Empoli siamo stati poco furbi perché dovevamo spegnere sul nascere l’iniziativa di Fazzini, magari spendendo anche un giallo. Abbiamo analizzato tutto ciò e ci siamo preparati nel caso in cui dovesse ricapitare».
El Azzouzi – «Purtroppo Oussama ne avrà ancora per un bel po’, il suo è un problema non di poco conto e per questo è stato escluso dalla lista Champions. Di giocatori con caratteristiche simili alle sue, oltre chiaramente a Freuler, abbiamo Moro e Aebischer, quindi nel momento in cui si dovrà far rifiatare Remo mi affiderò a loro».