Di seguito, suddivise per argomenti principali, le dichiarazioni rilasciate oggi pomeriggio in conferenza stampa a Casteldebole dal tecnico rossoblù Sinisa Mihajlovic e dall’attaccante Nicola Sansone alla vigilia di Bologna-Genoa, partita valida per la 5^ giornata di Serie A 2021-2022 in programma domani alle 18:30.
Mihajlovic: lezione da imparare – «Il nostro non è un lavoro che possono fare tutti, perché bisogna mantenere un certo equilibrio mentale. Come detto varie volte, ogni partita ci deve dare un insegnamento. Contro l’Inter non abbiamo fatto male nella prima parte, ma se poi non ci metti la giusta intensità puoi perdere e prenderne anche sei. Nessuno se lo aspettava ma può succedere a tutti, ieri ad esempio chi si sarebbe mai aspettato la sconfitta della Roma a Verona? La cosa più importante è sapere che in ogni gara bisogna dare il massimo e sputare sangue. Io e i ragazzi sappiamo dove son stati commessi degli errori tattici, domani dovremo scendere in campo come a Bergamo e contro l’Hellas: la squadra non pensa più all’Inter ma solo al Genoa, riusciremo a riscattarci solo restando sereni».
Sansone: errore pesante – «Premetto che serve umiltà in qualsiasi gara, non solo contro le big. Sabato nei primi cinque minuti abbiamo chiuso l’Inter nella propria meta campo, segno di un approccio giusto, poi è successo quello che sapete. Nell’occasione avuta sull’1-0 avrei dovuto segnare o quantomeno prendere la porta, sarebbe forse cambiata la partita e so di dover fare di più: state sicuri che domani cercherò di segnare».
Mihajlovic: rialziamo la testa – «Quando si è in difficoltà bisogna aggrapparsi alle proprie certezze e fare le cose semplici: i ragazzi sanno cosa occorre per vincere, in primis sul piano dell’atteggiamento, e domani lo metteranno sul campo. Sarà un campionato lungo e difficile, nel calcio come nella vita possono sorgere problemi e vanno risolti con impegno e concentrazione».
Mihajlovic: la mentalità non deve cambiare – «Con l’Atalanta non è stata una nostra scelta quella di stare così bassi, ce l’hanno imposto loro. A Milano siamo andati come a Bergamo, cercando di giocare secondo la nostra mentalità, perché non voglio che i ragazzi la cambino in funzione dell’avversario di turno. Purtroppo però abbiamo commesso due piccoli errori tattici e siamo stati puniti. A fine primo tempo eravamo sotto 3-0 con tre tiri: noi abbiamo giocato e loro segnato, anche questo è il calcio. Ad inizio ripresa, poi, abbiamo avuto un paio di chance per riaprirla, ma non ci siamo riusciti e loro ne hanno approfittato ulteriormente».
Mihajlovic: fin troppa carica – «Ci eravamo allenati bene, con la giusta intensità, ma forse c’era troppa tensione, sentivamo particolarmente la partita: era la sfida perfetta al momento giusto, perché loro arrivavano da un pareggio e una sconfitta e noi da un buon momento. L’anno scorso ci sono stati cinquanta punti di differenza tra noi e l’Inter, ma io non sono un allenatore che ama fare le barricate per non prendere gol e non parto mai sconfitto in partenza».
Mihajlovic: turnover limitato – «Ci sono reparti in cui posso cambiare qualcosa, e lì probabilmente lo farò senza perdere qualità, mentre in altri no. Tutti i ragazzi stanno bene, a parte Schouten e Kingsley, poi vedremo chi giocherà. Di sicuro non effettuerò esperimenti particolari, perché il Genoa è una squadra fastidiosa e dovremo fare di tutto per vincere».
Mihajlovic: Grifone bestia nera – «Il Genoa viene da una vittoria esterna e da una sconfitta casalinga, e nel complesso è una buona squadra. Come sottolineato prima del Verona, però, se vogliamo stare a sinistra in classifica dobbiamo vincere queste partite: bisogna sputare sangue e prendersi i tre punti».
Mihajlovic: Barrow e Orsolini scalpitano – «Quella di Sansone e Skov Olsen è stata una scelta tecnica, mi servivano due esterni capaci di dare più equilibrio in fase difensiva. Poi ci siamo messi a tre dietro, e Skov a differenza di Orsolini può coprirmi l’intera fascia».
Mihajlovic: Arnautovic da gestire – «Marko ha giocato tre partite in Nazionale e può farlo anche qui. Deve ancora entrare in condizione, lo gestiamo al meglio e ci aspettiamo di più rispetto a quanto fatto contro l’Inter: deve cercare di non farsi anticipare, gestire la palla e farci salire. Per lui è stata una partita complicata perché aveva avuto un lutto, ma ha voluto esserci lo stesso e lo ringrazio. Con lui possiamo giocare in vari modi, ma se parliamo di cross penso sia meglio servirlo rasoterra».