Di seguito, suddivise per argomenti principali, le dichiarazioni rilasciate questa mattina in conferenza stampa a Casteldebole dal tecnico rossoblù Sinisa Mihajlovic, alla vigilia di Hellas Verona-Bologna.
Classifica e progetto giovani – «Senza dubbio il decimo posto è un obiettivo, perché vincendo domani possiamo entrare nella parte sinistra della classifica. La salvezza era un traguardo importante per molte squadre, ma nelle reazioni e nei commenti vedo due pesi e due misure a riguardo: da altre parti si è contenti per la salvezza, qui da noi no. Un po’ mi dispiace perché noi non siamo mai entrati nella lotta per non retrocedere, e lo abbiamo fatto dando spazio a numerosi giovani e giovanissimi. Nonostante ciò, abbiamo anche la possibilità di finire il campionato nella colonna di sinistra, dopo un decimo e un dodicesimo posto: a mio avviso negli ultimi due anni siamo migliorati e mi sento di dire che abbiamo svolto un ottimo lavoro, salvandoci sempre in anticipo e valorizzando tanti ragazzi. Per alcuni di loro si parla di valore raddoppiato, nonostante la pandemia: bisogna andare fieri di questo progetto della società».
Voci sul futuro – «Ho altri due anni di contratto, ma nel calcio non si sa mai quello che può succedere. Ora il nostro obiettivo è rimanere concentrati e fare bene nel match di domani. Le mie precedenti parole non erano un ragionamento di fine ciclo, ci tenevo solo a dare valore alle ultime due stagioni, confrontandole anche con quelle vissute da club che magari hanno speso di più e fatto peggio. Noi non ci siamo mai fatti coinvolgere nella lotta retrocessione, e nel contempo tanti giocatori sono migliorati e hanno aumentato il loro valore, questo sia grazie al loro lavoro che al coraggio mio e dello staff di buttarli dentro: non mi viene in mente un’altra squadra che ha fatto tutto ciò in due anni e mezzo. Se mi piacerebbe continuare tale percorso di crescita? Certo che sì, penso sia normale: uno fa fatica e poi magari arriva un altro e si prende i meriti…».
Testa sul presente – «Il mio nome è stato spesso affiancato a certe squadre, poi però non è mai successo nulla. Ovviamente fa piacere, ma un allenatore pensa al suo lavoro e adesso io voglio soltanto finire al meglio questo campionato. Di fatto eravamo salvi già alla 32^ giornata, dopo la partita col Torino, quindi sul piano mentale è venuto forse a mancare qualcosa: col Genoa si è vista la differenza di motivazioni, loro dovevano ancora salvarsi e hanno fatto di tutto. Quella di domani sera è una ghiotta occasione per raggiungere un altro obiettivo e trasformare una stagione normale in una bella stagione».
Verona, 25 agosto 2019 – «Sicuramente mi sento più in forma dell’ultima volta (sorride, ndr). In quel caso ero stato pure sfigato che la prima partita fosse proprio al Bentegodi, dove tra l’area tecnica e il campo c’è uno spazio infinito e io facevo fatica a fare due passi. Comunque sono sicuro che domani la mia squadra farà meglio di quel pareggio».
Complimenti a Juric – «Sicuramente Ivan ha fatto un bellissimo lavoro a Verona, non è un caso che anche il suo nome venga avvicinato a club molto importanti. Secondo me come filosofia siamo uguali sul piano dell’intensità, poi noi a differenza loro diamo più importanza all’attaccare che al difendere, ma ognuno cerca di utilizzare il gioco migliore in base agli uomini che ha a disposizione. Noi, ormai lo sapete, giochiamo principalmente sulle nostre qualità e non sugli errori degli avversari».
Cooperativa del gol – «La stagione di Soriano è stata notevole ma fin qui siamo andati a segno con sedici giocatori diversi, credo che solo l’Atalanta abbia fatto meglio. Per una squadra come la nostra, segnare con così tanti elementi è una grande qualità, quindi andrei oltre i ragionamenti sui singoli».
Possibile turnover – «Antov e Vignato sono disponibili e pronti, ma ho ancora un allenamento e una nottata per fare le ultime valutazioni in merito. Raimondo ha dei movimenti che mi piacciono e un bel mancino: sicuramente lo farò esordire in una di queste due gare, gliel’ho promesso».
Gran finale contro la Juventus – «Bella sfida, ma ci pensiamo poi… Tra l’altro non si sa ancora quando giocheremo: chi lo decide, la Juve o la Lega? Noi siamo qua, se vogliono possiamo giocare anche venerdì, così finiamo prima (sorride, ndr). Però loro hanno la finale di Coppa Italia, quindi è probabile domenica. L’importante è che non ce la mettano di lunedì, in quel caso gli diamo il 3-0 a tavolino e ce ne andiamo in vacanza (ride, ndr)».
Saputo presto in città – «Sì, dovrebbe tornare, e peraltro dovrà anche pagarci una cena. Prima c’era la scusa dei ristoranti chiusi alla sera, ora non può più tirarsi indietro (sorride, ndr)».