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Mihajlovic: “Resto fiducioso, raggiungeremo l’obiettivo. Saputo è un grande presidente, i tifosi hanno sempre ragione”. Soriano: “Domani serviranno uomini prima che calciatori”

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Di seguito, suddivise per argomenti principali, le dichiarazioni rilasciate questa mattina in conferenza stampa a Casteldebole dal tecnico rossoblù Sinisa Mihajlovic (53 anni proprio oggi) e dal capitano Roberto Soriano alla vigilia di Bologna-Spezia, partita valida per la 26^ giornata di Serie A 2021-2022 in programma domani alle 15.

Mihajlovic: i conti si fanno alla fine – «Cerco sempre di guardare il lato positivo delle cose: non dimentico l’ultimo mese e mezzo, dico che siamo a cinque punti dal nostro obiettivo stagionale, con una partita in meno. Abbiamo ancora tempo, ma dobbiamo iniziare a fare risultato, cominciando da domani. Nel girone di ritorno lo Spezia ha una media da zona UEFA, ma noi abbiamo lavorato bene, stiamo meglio e vogliamo giocarci questo match con serenità. L’ambiente è buono, sentiamo l’affetto dei tifosi pure in assenza di vittorie, e questo è molto importante. Raggiungere il traguardo a cui miriamo è difficile, lo sappiamo, è come scalare una montagna: ci sono alti e bassi e dobbiamo essere in grande di mantenere un certo equilibrio, restando fiduciosi. Io ci credo, come ci credevo tre anni e mezzo fa quando sono arrivato qui: i conti si fanno alla fine».

Mihajlovic: un mese e mezzo travagliato – «Le prime tre partite di questo ciclo negativo le abbiamo perse contro squadre che in quel momento erano nostre dirette concorrenti in classifica. Poi però sul campo, contro Fiorentina, Torino e Juventus, non c’è stata partita. In seguito abbiamo vinto col Sassuolo e raggiunto i 27 punti, quindi è arrivato il COVID ed è successo quel che sapete. Resto convinto che se avessimo potuto allenarci bene, com’era stato in tutto il girone d’andata, con Cagliari e Verona non avremmo mai perso. In sintesi, le prime tre sconfitte sono derivare da nostri demeriti, le altre soprattutto a causa di una situazione difficile da gestire. Contro l’Empoli, invece, abbiamo fatto un piccolo passo avanti e infine, con la Lazio, ho cercato di rimettere la partita in sesto dopo lo svantaggio ma non ci sono riuscito. Non abbiamo mai cercato alibi e non lo faremo ora, abbiamo ancora tempo per riprendere il nostro cammino ma dobbiamo iniziare domani sera».

Mihajlovic: Soriano comunque prezioso – «A Roberto non manca niente, solo il gol. È vero che abbiamo cambiato un po’ dal punto di vista tattico, perché ora c’è Arnautovic e si creano meno spazi rispetto al gioco di Palacio, ma lui si allena sempre benissimo e resta un giocatore fondamentale per noi».

Soriano: alla ricerca del gol perduto – «Mi manca il gol, è vero, quello mi sbloccherebbe e mi darebbe un po’ di entusiasmo in più: spero che arrivi il prima possibile. Cerco di dare sempre il massimo ma vorrei essere più decisivo negli ultimi metri, per aiutare più concretamente i miei compagni».

Mihajlovic: sempre a testa alta – «Personalmente non ho mai smarrito la fiducia: comprendo la situazione, so che sul percorso si possono trovare ostacoli e che bisogna essere in grado di adattarsi ad ogni situazione. Tutto ciò che faccio lo faccio con convinzione e cerco di trasmettere tutto questo ai ragazzi, che fino ad ora hanno sempre reagito bene».

Mihajlovic: Saputo comunque presente – «Purtroppo non va mai bene niente: se uno ti sta un po’ addosso è troppo, se rimane lontano è una grave mancanza… Io preferisco i presidenti come Saputo, quando sento che viene criticato mi dispiace perché è difficile nel mondo di oggi trovare dei presidenti così. È sempre stato un signore con tutti noi, dobbiamo ringraziarlo e soprattutto, sapendo quanto tiene a questa società e a questa squadra, dare di più anche per lui. È un po’ come con i figli, non bisogna guardare la quantità ma la qualità del tempo: lui vive dall’altra parte del mondo, sappiamo che tornare qui è complesso, però faremo di tutto per renderlo orgoglioso di noi. Negli ultimi giorni non ci siamo sentiti, ma non ci eravamo sentiti nemmeno quando le cose andavano bene».

Soriano: feeling col presidente – «Chi mi conosce sa che sono sempre sincero, e vi dico che da quando gioco a calcio Saputo è il presidente a cui ho voluto più bene. È una persona splendida, ha grande umiltà, ce lo vogliamo tenere stretto. Non mi permetto di dire che dovrebbe venire qui più spesso, di sicuro ogni volta che ci parla lo fa in modo molto chiaro e diretto».

Mihajlovic: verso il 3-4-3 – «Stiamo facendo delle prove e qualcosa dall’inizio cambieremo, già domani o nelle prossime partite. Ma ci tengo a precisare che cambiare assetto non è sinonimo di fallimento, perché per migliorare bisogna saper cambiare, come abbiamo fatto all’andata dopo Empoli. Come dicevo prima, occorre adattarsi alle varie situazioni e trovare le giuste soluzioni».

Mihajlovic: due squalifiche pesanti – «Dietro non ci sarà Medel tutti e quattro i difensori centrali a mia disposizione sono giocatori affidabili. Ci mancherà pure Svanberg in mezzo, certo, però abbiamo Aebischer: non è ancora prontissimo ma è un ragazzo molto intelligente che impara in fretta. In generale, sono sicuro che chiunque andrà in campo farà bene».

Soriano: spirito di sacrificio – «Quello di mediano non è il ruolo che preferisco, ma sono abituato a giocare dove c’è bisogno. Sicuramente nelle posizioni che sento più miei riesco ad esprimermi meglio, però mi adatto a fare tutto ciò che serve per aiutare la squadra. È un periodo negativo e per uscirne non servono le chiacchiere, quelle sono inutili: domani, prima ancora dei calciatori, dovranno entrare in campo gli uomini e rispondere coi fatti».

Mihajlovic: tifosi spaccati – «Una parte di tifoseria è arrabbiata e ha ragione, anche noi lo siamo. Poi ci sono quelli che pensano più in positivo, e a noi oggi serve qualcuno che ci sostenga per 95-100 minuti. Poi a fine stagione faremo i conti e vedremo dove siamo arrivati».

Mihajlovic: gruppo variegato ma coeso – «In rosa abbiamo tanti giovani e tanti stranieri, e ogni giorno cerchiamo di fargli capire che questo è un lavoro e come tale va preso estremamente sul serio. Tutti devono essere consci del fatto che bisogna entrare in campo con la giusta cattiveria, ritrovando entusiasmo grazie alle prestazioni e alla forza del collettivo».

Mihajlovic: valutazioni sui convocati – «Stavolta non penso che attingerò dalla Primavera, che peraltro domani ha una partita importante a Milano. Forse Raimondo, ma solo se non riuscirò a recuperare qualche acciaccato davanti».

Mihajlovic: raduno a Casteldebole – «I tifosi ci sono sempre stati vicini, anche oggi sono venuti per noi e questa dev’essere un’ulteriore spinta. Quelli presenti stamattina dimostrano di crederci, nonostante le diverse correnti che si sono create. Loro sanno quanto sono importanti per noi, ma avrebbero ragione anche se venissero qui a criticarci».

Mihajlovic: tensioni Russia-Ucraina – «Considerando quello che ho passato in gioventù, vedere certe immagini e sentire certe cose fa un brutto effetto. Il problema è che, quando succede una cosa del genere, all’inizio si parla sempre di quello, poi pian piano la notizia passa in secondo, terzo o quarto piano: questa progressiva indifferenza mediatica non dovrebbe mai esistere, se ne dovrebbe parlare sempre per far sì che determinati eventi non si ripetano. Anche col mio Paese accadde così, grande eco nei primi due-tre mesi, poi… Nelle guerre non c’è nessun vincitore, l’unico colore che prevale è il rosso del sangue. Se uno avesse vissuto quello che ho vissuto io non penserebbe mai ad una cosa del genere, e speriamo che non succeda, che venga trovato un accordo: un’altra guerra nel 2022 sarebbe una cosa assurda».