Motta: “Non ho deciso né firmato niente, nei prossimi giorni vedrò Saputo. Adesso godiamoci la festa ma guardando al terzo posto”
Di seguito, suddivise per argomenti principali, le dichiarazioni rilasciate questo pomeriggio in conferenza stampa a Casteldebole dall’allenatore rossoblù Thiago Motta a due giorni da Bologna-Juventus, gara valida per la 37^ giornata di Serie A TIM in programma lunedì alle 20:45.
Dalle feste al campo – «È stata una settimana bellissima, il merito è anche mio ma i protagonisti sono i ragazzi. Mi sono goduto un momento fantastico, un traguardo storico che abbiamo dimostrato essere possibile. Ora pensiamo a concludere al meglio il campionato, finire terzi significherebbe aggiungere ancora qualcosa a tutto ciò che di fantastico abbiamo fatto, sempre senza nessuna pressione».
Rumors sulla Juventus – «Qui pensiamo solo alla prossima partita, come sempre, cercando di fare il nostro calcio e di far divertire i nostri tifosi».
Futuro dietro l’angolo – «Nei prossimi giorni mi vedrò col presidente, prenderemo insieme una decisione e la comunicheremo congiuntamente. Sta arrivando il momento di farlo, ma va fatto internamente e con grande rispetto per tutti».
Ricordi indelebili – «È difficile individuare un solo momento, soprattutto così a caldo. Credo che sarò più in grado di farlo a distanza, adesso per me non è semplice perché come detto abbiamo ancora qualcosina da fare… Le partite le vivo sempre molto intensamente e ci sono stati diversi momenti che mi hanno fatto sentire giovane (sorride, ndr)».
Errori commessi – «Ho sbagliato tante cose, non è passato un giorno in cui non abbia sbagliato qualcosa. Ho imparato tanto dai miei errori, e soprattutto ho sempre continuato a lavorare sodo per migliorarmi».
Non roviniamo tutto – «Ritengo che sia il caso di godersi la festa, pensando a ciò che di grande abbiamo fatto, ma io non devo consigliare niente a nessuno. Quando incontro i tifosi in città li trovo molto soddisfatti e contenti di tutto il lavoro che abbiamo fatto insieme: tifosi, club, giocatori e anche voi giornalisti. Devo essere riconoscente anche a voi, che avete fatto tanto per portare il Bologna più in alto possibile».
Nessun altro accordo – «Non ho deciso niente e non ho firmato niente: la prossima settimana io e il presidente dovremo vederci, parlare e comunicare la decisione finale insieme».
Zirkzee fuori da Euro 2024 – «Joshua sta recuperando, mi dispiace per l’infortunio e per gli Europei ma il calcio è anche questo: non deve fermarsi».
Come un papà – «Vorrei allenare tutti i giocatori che ho avuto, fin dalla mia prima esperienza su una panchina. Ovviamente so che non è possibile, ma mi sento un padre per tutti i miei ragazzi, anche se con alcuni si creano rapporti più stretti che con altri. Nutro grande ammirazione per tutti i ragazzi che ho avuto e quando ho dovuto lasciarli mi sono sempre mancati».
Grande prova all’andata – «Sono passati troppi giorni da quella partita e penso che nessuno avrebbe potuto immaginare un simile percorso».
La Champions solo alla fine – «Abbiamo iniziato a parlarne dopo Roma: ci siamo riuniti nello spogliatoio ci e sono stati i ragazzi a dirmi quale obiettivo volevano raggiungere, io li ho solo accompagnati».
Karlsson, Soumaoro e i meno impiegati – «Tutti possono avere spazio. Adama ora sta bene e sarà convocato».
Parole di stima da Orsolini – «Lo ringrazio, ma la verità è che il merito è solo suo e dell’impegno che ha messo quest’anno, così come i suoi compagni».
Gestire campionato e coppe – «Ho tutto in testa: l’importante è non rifare certi errori».
Ribaltone bianconero – «La Juve è una squadra forte che ha appena vinto la Coppa Italia meritatamente, e qui verrà guidata da un allenatore che conosco personalmente e che è una persona fantastica: Montero ha fatto una grande carriera da giocatore potrà farla anche da allenatore, bo molta stima di lui. Ad Allegri dico invece di continuare e gli faccio un grosso in bocca al lupo per il futuro».
Eterna gratitudine – «Il confronto di lavoro col presidente è una cosa e ne ho parlato prima, la mia riconoscenza verso i tifosi rossoblù un’altra e rimarrà per sempre a prescindere da tutto».
Condizione brillante e vittorie in trasferta – «Uno dei fattori è sicuramente questo: abbiamo dei professionisti che lavorano su quell’aspetto e che secondo me sono tra i migliori al mondo. Vincere in trasferta dimostra tantissimo la forza di una squadra: i gruppi che che vogliono ambire a qualcosa di importante riescono ad avere grande equilibrio anche lontano da casa, nonostante non sia mai facile».
Mosaico perfetto – «C’è una sola persona indispensabile, il presidente. I ragazzi sono i protagonisti sul campo, ma nessuno è indispensabile. Tutti i giocatori si sono messi a disposizione della squadra e hanno dato il loro contributo, da Zirkzee fino a Skorupski, che hanno modificato le loro giocate per il bene del collettivo: spero che si continui così fino all’ultimo giorno, anche se significa esporsi a qualche rischio in più».