Di seguito, suddivise per argomenti principali, le dichiarazioni rilasciate questa mattina in conferenza stampa a Casteldebole dal neo allenatore rossoblù Thiago Motta alla vigilia di Bologna-Empoli, gara valida per la 7^ giornata di Serie A 2022-2023 in programma domani alle 15.
La prima in rossoblù – «Riguardo al modulo posso solo dire che è normale, dopo un avvicendamento in panchina, ci siano dei cambiamenti, ma non voglio stravolgere tutto quanto fatto nel passato. A livello caratteriale cerco di mantenere la calma, ma non è scontato: è una nuova avventura e sono contentissimo di provarla, voglio godermi tutte le sensazioni possibili».
Medel, Arnautovic e le gerarchie – «Gary è un calciatore polivalente ed esperto, lo sto vedendo molto bene in allenamento, sia per lui che per Marko parlano i numeri e la loro carriera. Io conto su tutti e cerco di trattare ogni ragazzo allo stesso modo, ma in un gruppo esistono delle gerarchie e non concordo con chi sostiene che tutti i giocatori sono uguali. Alla fine però è il campo a parlare, lì si lavora e ci si guadagna il posto dando il massimo per il bene della squadra».
Azione e reazione – «Metteremo sicuramente in pratica il concetto di riaggressione una volta perso il possesso palla, comunque nel calcio moderno non sono solo io a pensarla così, lo fanno in tanti. Ovviamente a seconda delle situazioni che si generano sul campo è più o meno difficile attuarlo».
Barrow, Orsolini e Zirkzee – «Musa si sta allenando davvero bene, Riccardo ieri ha accusato un fastidio muscolare ma oggi ha lavorato a pieno con noi e quindi domani ci sarà. Joshua è uno dei giocatori che più alza il livello delle sedute, perché ha caratteristiche importanti: col suo impegno e le sue qualità mi mette in difficoltà, dato che scelgo sempre in funzione di quanto vedo durante la settimana, ed è grazie a ragazzi come lui che si alza il livello generale della squadra».
Il portiere nel calcio di Motta – «Ho sempre considerato il portiere come un uomo in più sul campo, quando il pallone passa dai suoi piedi è lui il protagonista e in quei momenti va aiutato con linee di passaggio utili: lì dovrà essere lui a decidere cosa fare, e cercheremo di non proporre sempre la stessa cosa».
Attenzione all’Empoli – «L’Empoli è una squadra che costruisce bene da dietro e velocizza il gioco in verticale, quindi dovremo lavorare nel modo migliore con gli esterni e la difesa. In generale mi aspetto una partita importante da parte di entrambe le squadre».
Il Bologna che vorrei – «Ai miei ragazzi ho chiesto di mettere in campo entusiasmo, voglio vedere una squadra che corre e pressa giocando insieme in tutti i reparti. Ovviamente, a maggior ragione dato che saremo nel nostro stadio, giocheremo per vincere».
Passaggio a quattro dietro – «Non ci vedo nulla di traumatico, sempre in undici si gioca (sorride, ndr). A mio avviso la predisposizione, la disponibilità e l’atteggiamento dei giocatori conta quanto o più del modulo».
Un jolly alla Agudelo – «Non mi piace fare paragoni tra calciatori perché non penso sia positivo per i ragazzi. In questa rosa ho tanti elementi di qualità e ce ne sono diversi molto duttili che possono ricoprire più ruoli».
Dominguez centrocampista completo – «Per me Nico, che fa già parte della Nazionale argentina, è un centrocampista puro, e il centrocampista deve saper difendere, attaccare, giocare, essere bravo nelle transizioni e andare in area a fare gol. Se in mezzo ci mettiamo a tre lui può stare più avanti o più indietro, non perché io mi invento qualcosa ma semplicemente perché è un calciatore di qualità».