Di seguito, suddivise per argomenti principali, le dichiarazioni rilasciate questo pomeriggio in conferenza stampa a Casteldebole dall’allenatore rossoblù Thiago Motta a due giorni da Bologna-Roma, gara valida per la 16^ giornata di Serie A TIM in programma domenica alle 18.
Mani sul manubrio – «L’ho già detto e lo ripeto: i tifosi hanno il pieno diritto di sognare, noi invece abbiamo il dovere di prepararci al meglio per ogni partita, come stiamo facendo».
De Leo e la leadership della bellezza – «Sono particolarmente d’accordo con lui, poi magari per altri allenatori sarà diverso perché ognuno vede il calcio a modo proprio. Questi ragazzi lavorano sodo e danno il massimo fin dal ritiro, e ogni giorno cerchiamo di aggiungere qualcosa e di andare oltre le difficoltà. Anzi, le difficoltà devono essere uno stimolo in più. E la bellezza che emerge proviamo a trasmetterla ai nostri tifosi».
Totem Mourinho – «José è stato e continua ad essere un grandissimo allenatore: io non credo alla fortuna, lui ha meritato tutto ciò che ha ottenuto finora. Ha lavorato tantissimo, se andate a ripercorrere la sua storia scoprirete che amava il calcio fin da piccolo, nonostante non sia arrivato a giocare ad alti livelli, per questo alla sua carriera va da un valore ancora più importante. Nutro nei suoi confronti rispetto e ammirazione, gli vorrò sempre bene e gli auguro le migliori fortune… tranne domenica contro di noi (sorride, ndr)».
Un Bologna speciale – «Apprezzo particolarmente il modo in cui affrontiamo i momenti di difficoltà e le situazioni che ne scaturiscono, guardiamo sempre e comunque avanti nelle partite e negli allenamenti, lo facciamo al massimo e rispettando il gioco. Tutti i ragazzi vogliono scendere in campo, ma per me sono importanti indipendentemente dal minutaggio: meritano tutto quello che hanno raccolto fino ad oggi».
Tre partite in una settimana – «Adesso la nostra testa è solo sulla Roma, tutto il resto arriverà dopo».
Motta di oggi e di domani – «Ringrazio chi mi rivolge elogi, soprattutto se sono persone con cui ho condiviso parte del mio percorso calcistico, fa sempre piacere ma io cerco sempre di mantenere un certo equilibrio: anche quando le cose vanno meno bene insisto e non mi fermo. Qui ho a disposizione ragazzi giovani ed intelligenti che sono continui nel lavorare bene ogni giorno. Se qualcuno di loro potrà seguire le mie orme un domani? Penso magari a Freuler, a Aebischer, se lo vorranno credo che ci potranno riuscire. Forse per un centrocampista può essere più facile, perché in quel ruolo partecipi a tutte le fasi di gioco e sei molto più coinvolto, per questo puoi avere un piccolo vantaggio se intraprendi il percorso da tecnico».
Roma dimezzata ma temibile – «La Roma ha comunque grandi giocatori, sarà fondamentale non sbagliare nulla in fase difensiva. Anche loro si difendono molto bene, non hanno problemi a mantenere un blocco basso ma sanno essere anche aggressivi: in ogni caso dovremo avere pazienza, sfruttare gli spazi, evitare le ripartenze e insistere in questo gioco perché ci conviene. Sappiamo che nell’ultimo quarto d’ora loro segnano tanto, sanno cosa vogliono e vanno dritti al punto, noi dovremo essere al massimo per fare quello che sappiamo».
Capitolo infermeria – «I ragazzi rientrati in gruppo nel corso della settimana stanno bene, abbiamo ancora un allenamento per valutarli ma direi che Bonifazi, Corazza, De Silvestri ed El Azzouzi potranno essere convocati. Per quanto riguarda Orsolini e Karlsson, invece, ci vorrà ancora un po’».
L’Italia si è accorta del BFC – «Anche in Brasile e in Spagna si parla di noi, e ci sono più richieste di interviste, ma l’importante è come ci stiamo comportando: umiltà e piedi per terra, questa è l’unica via, vogliamo continuare a fare le cose nel modo giusto, sapendo che domenica affronteremo una squadra che ha giocato due finali europee di fila e l’ha fatto senza Lukaku e Dybala, pertanto dovremo stare sempre attenti e svegli».
Un ciclo con Saputo? – «Se ci saranno novità in merito lo saprete subito».
Nuovo obiettivo – «Il successo esterno lo stavamo cercando da un po’ di tempo e direi che ce lo meritavamo, adesso puntiamo a vincere due gare di fila perché finora in campionato non ci siamo mai riusciti. Abbiamo questa opportunità contro una big, sappiamo che sarà una partita complicata e dovremo prepararci al meglio per affrontare la Roma nel modo migliore».
Mihajlovic, un anno dopo – «Il primo pensiero va ovviamente alla sua famiglia. Sinisa in un periodo di estrema difficoltà non si è mai arreso, è stato un grande uomo nello sport e nella vita, la sua forza l’ha trasmessa a me e ancor prima ai suoi ragazzi, alle persone che lavorano nel club, ai tifosi rossoblù che hanno avuto la fortuna e il privilegio di condividere tanti momenti belli con lui. Il suo insegnamento è una spinta e uno stimolo in più per questo gruppo, anche in vista della partita di domenica: che possa essere sempre con noi e darci una mano per continuare a crescere».