Theate: “Bologna opportunità fantastica, qui voglio crescere come uomo e calciatore. Mihajlovic fondamentale per la mia scelta”
Nella tarda mattinata odierna, presso la sede del top partner rossoblù Illumia in via de’ Carracci 69/2, è stato presentato ufficialmente alla stampa Arthur Theate, duttile e talentuoso difensore belga prelevato sul finire del mercato dall’Ostenda dopo una lunga trattativa. Di seguito, suddivise per argomenti principali, tutte le dichiarazioni rilasciate dal ragazzo classe 2000.
Bologna, non vedevo l’ora – «Innanzitutto mi scuso per il mio italiano, cercherò di impararlo il più rapidamente possibile. Sono davvero contento di essere a Bologna, è stata una scelta condivisa tra me e la mia famiglia. Arrivo qui per dare il meglio di me, crescere come uomo e calciatore e aiutare la squadra. L’ultimo non è stato un mese semplice a livello mentale, ho giocato alcune partite di campionato con l’Ostenda ma sapevo già che di lì a poco avrei lasciato la squadra».
Mihajlovic decisivo – «Sinisa è stato un grande calciatore e adesso è un ottimo tecnico, e questo mi ha aiutato nella scelta: la sua chiamata è stata fondamentale e mi ha convinto ad accettare la proposta del Bologna».
Grande duttilità – «Il modulo dell’Ostenda è diverso da quello del Bologna (difesa a tre, ndr), comunque non è la prima volta che gioco da centrale nei quattro dietro. Il terzino l’ho fatto e all’occorrenza penso di poter ricoprire bene anche quel ruolo, magari segnando pure qualche gol, visto che nasco come attaccante e il vizio del gol un po’ mi è rimasto. Il campionato italiano è ovviamente diverso da quello belga, e lo ritengo il migliore in assoluto per imparare e migliorarsi».
Da attaccante a difensore – «Giocavo in avanti, poi è arrivato un ragazzo più forte e veloce di me e sono stato spostato terzino sinistro. In seguito, nel Belgio Under 15, mi sono riproposto da attaccante, ma ormai il mister mi apprezzava come terzino di spinta e da lì ho iniziato il mio percorso in difesa».
BFC, una garanzia – «Nel mondo del calcio tutti conoscono il Bologna: è un grande club con grande storia e tradizione, e in questi ultimi anni sta dando a tanti giovani la possibilità di crescere. Tomiyasu, che conosco bene perché giocava in Belgio, è l’esempio migliore: qui è migliorato tantissimo e adesso è passato all’Arsenal. Ripeto, sono veramente felice di essere qui, è un’opportunità fantastica».
Arthur uno di noi – «Amo incitare la folla e in Belgio c’erano gli stadi pieni, mentre qui per ora c’è solo il 50% di capienza. Abbiamo bisogno dei tifosi e del loro supporto, quando vinceremo una partita andrò sicuramente sotto la curva per festeggiare tutti insieme».
Modello e numero – «Non ho un vero e proprio idolo ma come giocatore di riferimento ho sempre preso Carles Puyol, un grandissimo difensore per forza e mentalità. Riguardo al numero, all’Ostenda avevo il 5 ma qui non era disponibile, così ho ripiegato sul 6 semplicemente perché mi piaceva».
Primo impatto felsineo – «Non ho avuto tanto tempo per girare la città ma le prime sensazioni sono positive, mi trovo bene e mi piace molto».