Questo pomeriggio ad Amatrice, paese in provincia di Rieti che tra il 2016 e il 2017 è stato devastato da una serie di terrificanti terremoti, Riccardo Orsolini ha ricevuto il prestigioso premio intitolato a Manlio Scopigno (ex allenatore rossoblù degli anni Sessanta) come miglior ‘promessa mantenuta’ della passata stagione. Della giuria della Scopigno Cup, che assegna il riconoscimento, fanno parte prestigiose firme del giornalismo sportivo nazionale. Durante la cerimonia di consegna, il numero 7 del Bologna ha rilasciato alcune dichiarazioni:
Una ferita ancora aperta – «Fa piacere tornare qui ad Amatrice dopo il terribile terremoto che l’ha colpita nel 2016. Io sono di queste zone, è una situazione che sento particolarmente: da piccolo ho partecipato al Torneo Scopigno quando ero nelle giovanili dell’Ascoli, quindi oggi per me è un onore ricevere questo premio».
Tutti con e per Sinisa – «L’arrivo di Mihajlovic mi ha fatto svoltare, mi ha dato quella fiducia che mi mancava. Il mister ha restituito un’idea di gioco a me come a tutta la squadra, ci è stato di aiuto e adesso gli siamo tutti vicini, vogliamo trasformare questa situazione complicata in uno stimolo positivo».
Margini di crescita – «Col Bologna abbiamo fatto un inizio di campionato abbastanza buono, possiamo migliorare ancora molto ma siamo sulla strada giusta».
Juventus: missione impossibile? – «Sabato cercheremo di giocare la partita perfetta, e speriamo che il mister ci sia: per noi è un valore aggiunto».
Obiettivo azzurro – «Penso che la convocazione in Nazionale sia una conseguenza delle mie prestazioni col Bologna. Non nego che sarebbe un orgoglio vestire la maglia azzurra, e spero che continuando così mi capiti una chance».