Fra i protagonisti rossoblù intervistati durante la 24^ puntata di Bfc Week, il nuovo appuntamento settimanale di Bfc Tv che racconta il Bologna a 360 gradi, c’è il centravanti Marko Arnautovic, rimasto a Casteldebole durante la sosta del campionato per smaltire un fastidioso affaticamento muscolare. Ecco le dichiarazioni rilasciate dal numero 9 del BFC, già autore di 4 gol in stagione:
Marko poliglotta – «Parlo italiano e lo capisco, ma per me è più facile rispondere in inglese. Comunque sì, parlo diverse lingue: come detto, l’italiano non perfettamente ma mi faccio comprendere, poi inglese, tedesco, serbo, olandese e un po’ di portoghese, perché ho giocato molti anni con giocatori brasiliani. Ogni tanto faccio da traduttore insieme ad altri compagni, tipo Svanberg, che come me parla sia italiano che inglese. Se qualcuno ha bisogno di un po’ d’aiuto, io ci sono per dare una mano».
Sosta benefica – «Ho giocato molte partite da quando sono arrivato, qui e in Nazionale. Poi sono arrivato al punto in cui ho sentito un po’ di dolore al bicipite femorale. Prima dell’Europeo ho avuto uno strappo, ho ricominciato a sentire qualcosa e il club ha deciso di non farmi pentire per l’Austria, così da migliorare e tornare in salute: credo che siamo sulla buona strada, lo sento ancora un po’ ma sono al 100% e pronto per domenica».
Ottima preparazione – «Durante la sosta abbiamo fatto un buon lavoro: Mihajlovic ci ha anche concesso un paio di giorni di riposo, ma nelle giornate in cui siamo stati a Casteldebole ci siamo allenati duramente per raggiungere la forma ed essere pronti in vista di domenica».
Udinese squadra tosta – «Ho giocato parecchi anni in Inghilterra e so cosa sono le partite fisiche, mi piacciono queste sfide, mi piace cimentarmi nei match duri: sono pronto per domenica, spero lo sia anche tutta la squadra».
Nuovo assetto tattico – «Credo che questo modulo ci dia più sicurezza dietro, contro la Lazio abbiamo fatto un ottimo lavoro. Nelle gare precedenti avevamo preso molti gol: vogliamo invertire la rotta, essere più compatti dietro e tutti insieme andare all’attacco. Con questo nuovo modulo credo che l’allenatore ci metterà nelle posizioni a noi più congeniali: ora abbiamo solo bisogno di replicare l’ultima prestazione, ma sono certo che a Udine faremo una grande partita».
Ambientamento in città – «Onestamente questo momento è un po’ stressante, perché abbiamo appena trovato la nuova casa e abbiamo un sacco di cose da fare, c’è un po’ di confusione. I bambini, però, sono già a scuola. La gente a Bologna è molto amichevole, stanno dando a me e alla mia famiglia un grande supporto: stiamo benissimo, ci sentiamo a casa e benvoluti. E sì, ho buone sensazioni per i prossimi anni».
Tutto campo e famiglia – «Non ho hobby particolari, fuori dal campo sono prima in primis un padre e un marito, faccio di tutto per passare più tempo possibile con la famiglia e i bambini. Per il resto, quando sono qui penso solo a dare il 100% in campo».