Beppe Signori assolto con formula piena a Piacenza: “Dopo dieci anni è finita, mai avuto dubbi sulla mia innocenza”
«Dopo dieci anni è finita, anche se io e il mio avvocato non avevamo mai avuto dubbi sulla mia innocenza. In qualche modo vengo ripagato, seppure si tratti di una giustizia parziale, perché comunque questi anni non me li restituirà nessuno. È una rivincita, una vittoria, e speriamo che sia la prima di una lunga serie: ho fatto tutto questo, a mio rischio e pericolo, per essere riabilitato a livello sportivo». Si è espresso così Beppe Signori, intervistato questa mattina dal quotidiano Libertà all’uscita dal Tribunale di Piacenza, dove si è concluso il processo a suo carico. La sentenza non lascia dubbi: «Assoluzione con formula piena perché il fatto non sussiste».
L’ex bomber e capitano del Bologna era imputato nel filone piacentino dell’inchiesta sul calcioscommesse, accusato di aver truccato il risultato (2-2) della gara tra Piacenza e Padova del 2 ottobre 2010 tramite finanziamenti provenienti da un gruppo definito dei ‘singaporiani’. Signori, difeso dall’avvocato Patrizia Brandi del foro di Bologna, aveva rinunciato alla prescrizione, certo di poter dimostrare la propria innocenza, come già avvenuto a Modena per un caso analogo. Oggi 53enne, nel 2011 Beppegol trascorse due settimane ai domiciliari e in seguito venne radiato da ogni rango o categoria federale dalla giustizia sportiva: ora che ha dimostrato la sua innocenza, l’auspicio è che venga al più presto riabilitato anche da quel punto di vista.
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