Capua: “Il comitato tecnico-scientifico ci ha messo i bastoni tra le ruote, il modulo tedesco è percorribile anche in Italia”
Pino Capua, presidente della commissione antidoping FIGC e membro della Commissione medica che ha redatto il protocollo di garanzia, è intervenuto nel pomeriggio su Radio Punto Nuovo, esprimendo le sue perplessità sulle ultime indicazioni del Comitato tecnico-scientifico del Governo. Ecco quanto ha dichiarato:
Responsabilità ai medici sociali – «Sul discorso dei medici bisognerà fare ragionamenti equilibrati in funzione della loro competenza. L’emergenza è emergenza, ma la competenza e la qualità professionale di Enrico Castellacci (ex responsabile medico della Nazionale, ndr) è quello che servirebbe in un contesto del genere. Se non si trova una soluzione, il campionato di Serie A non ricomincia: l’obiettivo comune è quello di far ripartire il calcio, sedendoci tutti attorno ad un tavolo e ragionando possiamo trovare una soluzione».
Una proposta interessante – «Sono estremamente convinto che sia indispensabile un’associazione ad hoc con tutti medici che lavorano nel mondo del calcio. Parliamo di un argomento davvero delicato, in questo periodo d’emergenza non si deve tralasciare nulla: se occorre interpellare persone utili alla causa, bisogna farlo».
Professionisti e dilettanti – «Il modulo tedesco è assolutamente percorribile, non capisco perché non si voglia fare così anche in Italia, il Comitato tecnico-scientifico ci ha messo i bastoni tra le ruote. Per quanto concerne i dilettanti, il rischio 0 non ci sarà neanche a settembre, ottobre o novembre, quindi si dovrà attendere un vaccino. Serviranno grande pazienza ed equilibrio, perché parliamo di numeri importanti».
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