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Castro: “Non sono un attaccante egoista, penso prima alla squadra. Dopo aver infastidito l’Inter vogliamo vincere a Empoli”

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Fra i protagonisti rossoblù intervistati durante la 132^ puntata di Bfc Week, l’appuntamento settimanale di Bfc Tv che racconta il Bologna a 360 gradi, c’è Santiago Castro. Il centravanti argentino classe 2004, che ha esordito in Serie A sabato scorso nel big match interno contro l’Inter, si è raccontato tra recente passato, presente e prossimo futuro, quello che potrebbe vederlo di nuovo in campo domani sera a Empoli. Di seguito, suddivise per argomenti principali, tutte le dichiarazioni del numero 18 felsineo.

Talento precoce – «Ho cominciato a giocare nel Vélez quando avevo circa 11 anni, e a 16 ho debuttato in Prima Squadra. Da lì è partito il mio cammino fra i professionisti, poi è arrivato l’interesse del Bologna e fin dal momento in cui l’ho saputo ho spinto per venire qui. Ora mi sto allenando per arrivare alla forma migliore, sto conoscendo la squadra e l’allenatore e sono molto contento».

Una scelta facile – «Conoscevo già il Bologna: lo seguivo in primis per Dominguez e Medel, sapevo della sua storia prestigiosa e che molti argentini erano già passati di qua. La squadra stava facendo un buonissimo campionato, e ho capito subito che sarebbe stato il posto giusto in cui poter crescere».

Splendida accoglienza – «Prima che arrivassi De Silvestri, Ndoye e Zirkzee mi hanno scritto un paio di volte su Instagram, mentre i tifosi mi hanno inondato di messaggi e affetto: sentire il supporto di tutti è stato molto bello».

Un gruppo da favola – «Siamo davvero un bel gruppo, tutti danno il 100% in ogni allenamento e mi aiutano a integrarmi sempre più nello spogliatoio: in particolare mi trovo molto bene con Ndoye, Zirkzee e Lucumí».

Santiago in campo… – «Una mia caratteristica è cercare di dare il meglio in ogni partita, e provo a farlo in tutti i modi possibili, che sia segnando, facendo gioco o mettendo pressione agli avversari. Faccio il possibile e anche di più per aiutare la squadra e non sono egoista, prima che a me stesso penso al gruppo».

…e nel tempo libero – «Mi piace stare con la mia famiglia e i miei amici, guardo partite di calcio italiano o argentino e sto cominciando a studiare l’italiano».

Alla pari con l’Inter – «Sabato abbiamo giocato bene, mantenendo a lungo il possesso della palla e creando occasioni da gol, e di fronte avevamo la capolista. Nel secondo tempo li abbiamo costretti nella loro metà campo, rimanendo fedeli al nostro gioco e al credo di mister Motta. Il risultato non ci ha premiato, ma bisogna continuare così fino al termine della stagione».

Carichi per Empoli – «Stiamo preparando la trasferta di Empoli nel migliore dei modi, scendiamo sempre in campo per conquistare i tre punti e il fatto che il Castellani sia un campo difficile non può essere una scusa: vogliamo dare tutto per vincere».