Questa mattina allo stadio Dall’Ara, al termine della conferenza stampa di presentazione di Giovanni Sartori, anche Marco Di Vaio ha rilasciato alcune dichiarazioni ai giornalisti presenti. Ecco le parole dell’ex capitano e in seguito club manager e responsabile scouting della società, da oggi ufficialmente nuovo direttore sportivo rossoblù:
Carriera in ascesa – «Sono una persona ambiziosa, giorno dopo giorno sto portando avanti il mio percorso professionale e ho sperato a lungo in questa promozione: da attaccante ho provato ad approfittarne e mi sono buttato nello spazio (sorride, ndr), ma per fare gol dovrò fare cose importanti. Via via ho dovuto cambiare la mia mentalità, da calciatore a dirigente, e ringrazio le persone che mi hanno aiutato durante gli ultimi anni: Bigon mi ha formato come scout, Sabatini mi ha fatto scoprire un mondo diverso da quello che conoscevo. Corvino? Abbiamo collaborato all’inizio della mia avventura dirigenziale e ho imparato molto, ma oggi sarebbe difficile rifarlo per via delle metodologie di lavoro completamente diverse».
Collaborazione con Sartori – «Negli anni si è detto tanto sul mio ruolo: dopo le prime stagioni avevo pensato di fare il capo scouting per essere di supporto al direttore sportivo, ma vista la presenza contemporanea di due d.s. come Bigon e Sabatini ho deciso di fare un passo indietro. Ora voglio aiutare Sartori, abbiamo stabilito che quando lui viaggerà per visionare calciatori io resterò vicino alla squadra, e che quando lui sarà a Bologna ci invertiremo i ruoli. Vogliamo garantire alla squadra una presenza fissa, mi sono già confrontato con Giovanni riguardo quelle che a parer mio sono state le problematiche fino ad ora, e adesso dovremo essere bravi a ripartire. Lui si è portato qui alcuni uomini di fiducia, l’a.d. Fenucci ha mantenuto il nostro gruppo di scout e nei prossimi tempi sarà Giovanni a valutare come integrare il gruppo. Avremo tutti la possibilità di essere valutati e di crescere professionalmente: per me e i ragazzi lavorare con Sartori è una grande opportunità».
Un mercato di autofinanziamento – «C’è il potenziale per fare bene e superare quota 50 punti. Dovremo essere bravi ad autofinanziarci e a scoprire giovani utili alla causa presente e futura del club. Non abbiamo né scadenze né certezze riguardo ad eventuali cessioni, lo testimonia la vicenda di Tomiyasu la scorsa estate, chiaramente se dovesse partire qualcuno dovremmo essere bravi a rimpiazzarlo. Se riusciremo a vendere i giocatori giusti, potremo sostituirli e mantenere tutti gli altri».
Hickey addio possibile, Svanberg addio certo – «Hickey potrebbe essere uno dei nomi sacrificabili sul mercato, ma in caso di offerte non adeguate è possibile che rimanga con noi un altro anno. Per quanto concerne Svanberg, lui e il suo agente hanno idee diverse dalle nostre e intendono provare una nuova esperienza, il rinnovo è quasi impossibile e quindi lavoriamo per venderlo alle migliori condizioni possibili».