Euro 2032, la candidatura congiunta Italia-Turchia rischia di tagliare fuori il Dall’Ara. Ma il progetto di restyling andrà avanti comunque
La Federazione Italiana Giuoco Calcio e la Turkish Football Federation, che il 12 aprile avevano presentato ciascuna il proprio dossier di candidatura ad ospitare Euro 2032, hanno deciso di unire gli sforzi proponendo alla UEFA l’organizzazione congiunta della manifestazione. Altre contendenti non ce ne sono, dunque la strada sembra spianata. «Qualora la UEFA accettasse la proposta presentata oggi – si legge nel comunicato diffuso in mattinata dalla FIGC –, la selezione delle sedi ospitanti (tra quelle già ufficialmente candidate) e la definizione del match schedule del torneo, su cui le due Federazioni propongono una suddivisione su base paritaria nel pieno rispetto dell’autonomia delle reciproche competenze, sarebbero rimandate ad una successiva valutazione». Per quanto riguarda i nostri stadi, ciò significa che ne verrebbero utilizzati solo cinque dei dieci indicati inizialmente (ovvero Milano, Torino, Verona, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari e Cagliari), con la Turchia ad agire nella stessa maniera. Non impossibile ma molto difficile che il Dall’Ara rientri nel novero, una notizia negativa in ottica restyling, che avrebbe potuto contare su finanziamenti importanti da parte del Governo. Stando a quanto filtra da Casteldebole, però, anche in caso di mancato coinvolgimento nel torneo il progetto non subirebbe ulteriori stop ma procederebbe, parallelamente a quello dell’impianto temporaneo in zona FICO, secondo la tabella di marcia resa nota una settimana fa dal sindaco Matteo Lepore e dall’a.d. rossoblù Claudio Fenucci: Europei o no, si punta ad inaugurare il nuovo Dall’Ara nella primavera del 2027.
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