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Fenucci: “Non penso che Bologna-Juventus si possa giocare a porte chiuse. Agli arbitri chiedo uniformità, troppe valutazioni errate”

Fenucci: "Non penso che Bologna-Juventus si possa giocare a porte chiuse. Agli arbitri chiedo uniformità, troppe valutazioni errate"

Ph. bolognafc.it

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In serata Claudio Fenucci ha rilasciato alcune importanti dichiarazioni all’ANSA. L’amministratore delegato del Bologna ha innanzitutto commentato le recenti – e rivedibili – decisioni prese dalla Lega Serie A per far fronte all’emergenza Coronavirus, che mettono a repentaglio il regolare svolgimento del match di domenica prossima tra i rossoblù e la Juventus, spostando poi il focus sull’operato degli arbitri italiani. Ecco le sue parole:

Precedente pericoloso – «La Lega, rinviando le partite del weekend, ha tracciato una strada, ha preso una posizione e creato un precedente che sarà difficile modificare in ottica futura. Il 4 marzo si terrà un’assemblea di Lega ma, sulla base di quello che è accaduto, non penso che Bologna-Juventus possa essere giocata a porte chiuse».

Prossime mosse – «È importante che si trovi una strategia generale, nel caso in cui l’emergenza sanitaria a cui siamo di fronte dovesse prolungarsi e non rientrare in tempi stretti. Questo argomento va affrontato con responsabilità e senso civico, vista la criticità del momento. Ma c’è un tema rilevante per il mondo dello sport che non può essere ignorato: la salvaguardia della regolarità della competizione».

Contro la Juve lunedì 9 marzo? – «È possibile, è un’ipotesi, trattandosi di una giornata al momento esclusa dall’ordinanza regionale. Siccome però questa situazione critica potrebbe protrarsi più a lungo, la Lega dovrebbe individuare una strategia più chiara soprattutto in ottica futura e che non esamini solo l’emergenza delle singole domeniche. Per fare questo potrebbe essere opportuno coinvolgere la Federazione, affrontando anche il tema del calendario delle Nazionali. Il fattore campo è importante ed è impensabile si possa proseguire con due modalità, con stadi con restrizioni continue e altri no».

Bologna squadra più ‘cattiva’ d’Europa – «Si tratta di un dato incomprensibile. Il Bologna è una squadra che cerca sempre di costruire gioco, affrontando le partite in maniera propositiva. Per di più il gruppo è composto anche da molti giovani, che non sono portati per qualità e carattere ad una mentalità speculativa. Ci sono state molte valutazioni errate in diverse gare, interpretazioni che ci sono costate qualche punto e tanti indisponibili».

Serve uniformità di giudizio – «Ritengo che il settore arbitrale debba impegnarsi sempre di più per far sì che si trovi un’uniformità di giudizio nel corso della singola gara, e anche che episodi simili abbiano una modalità di valutazione costante in tutte le partite».

Fonte e foto: bolognafc.it