Mancata visita di Saputo a Mihajlovic, da Di Caro un chiarimento importante: “Contatti vietati, unica eccezione le due ore con Arianna”
Questa mattina il vicedirettore della Gazzetta dello Sport Andrea Di Caro, amico fraterno di Sinisa Mihajlovic e autore insieme a lui dell’autobiografia La partita della vita, ha firmato un articolo dal titolo Sinisa e il sorriso ritrovato, in cui racconta con dovizia di particolari l’ultimo mese vissuto dall’allenatore al Policlinico Sant’Orsola tra cure, sofferenza ed emozioni legate al calcio e non solo. Tra i tanti passaggi interessanti, ce n’è uno molto importante che di fatto chiarisce il perché Joey Saputo non sia mai andato a trovare Mihajlovic nella sua stanza d’ospedale, questione al centro di polemiche giornalistiche che si sono protratte anche nella giornata odierna. Semplice, era ed è vietato: «In quasi un mese di ricovero, le precauzioni legate alle norme anti-COVID hanno impedito la possibilità di avere visite – scrive Di Caro –. Unica eccezione, un giorno, quella di un paio d’ore della moglie Arianna, che durante la malattia tre anni fa non si era mai staccata da suo marito e che stavolta ha dovuto dargli forza da lontano». Crediamo non ci sia bisogno di aggiungere altro.
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