Uno sguardo al prossimo futuro, con l’obiettivo di qualificarsi ad Euro 2024, e un occhio rivolto al passato, per ricordare i protagonisti e le protagoniste che hanno segnato la storia del calcio italiano. Ieri, nel primo giorno di raduno della Nazionale, Coverciano ha ospitato l’undicesima edizione della Hall of Fame, e fra i vari premi ne sono stati consegnati tre alla memoria, rispettivamente per Sinisa Mihajlovic, Erno Egri Erbstein e Mario Sconcerti.
«Sinisa ha lasciato un vuoto enorme anche nel calcio italiano. È stato un uomo eccezionale e non verrà dimenticato facilmente. Amava moltissimo il suo lavoro e lo ha dimostrato per tutta la sua carriera, specialmente negli ultimi mesi di vita», ha dichiarato dal palco Arianna Mihajlovic, moglie di Sinisa, che ha poi mostrato due cimeli regalati al Museo del Calcio: una divisa da allenamento del Bologna e una maglia numero 11 firmata da tutti i giocatori rossoblù e donata dal club felsineo alla famiglia all’indomani della scomparsa del tecnico.
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