Fra i protagonisti rossoblù intervistati durante la 94^ puntata di Bfc Week, l’appuntamento settimanale di Bfc Tv che racconta il Bologna a 360 gradi, c’è Riccardo Orsolini, che venerdì scorso in casa del Verona ha avuto sul sinistro la chance per pareggiare negli ultimi istanti di partita. Di seguito tutte le dichiarazioni del numero 7 felsineo, che ha parlato con rammarico di quell’occasione e più in generale della deludente trasferta in terra scaligera, ma anche del suo buon momento di forma e della prossima attesissima sfida contro la Juve al Dall’Ara.
Risultato imprevisto e deludente – «A Verona non abbiamo offerto una prestazione all’altezza delle ultime gare. È stato un incidente di percorso che deve farci capire quali cose aggiustare e fornirci motivazioni extra per la partita di domenica con la Juventus: sarà un match fondamentale per il nostro cammino e vogliamo regalare una soddisfazione ai nostri tifosi».
Errori sottoporta… – «Negli ultimi secondi c’è stata quest’azione rocambolesca e un po’ confusa, con tanti batti e ribatti: mi sono trovato la palla vicino, ho cercato di colpirla in spaccata per anticipare il portiere e i difensori che stavano arrivando ma purtroppo l’ho presa di collo esterno e si è impennata sopra la traversa. Fa male perché con quel gol avremmo potuto riacciuffare la partita e io stavo già pregustando la possibilità di segnare: mi è cascato il mondo addosso, ma purtroppo questo è il calcio».
…e in sala VAR – «Dopo il 90′, quando mi sono sentito tirare la maglia in area, ho protestato tanto perché mi sembrava incredibile che per un episodio così non ci venisse assegnato un rigore. Così come noi sbagliamo in campo, anche gli arbitri e gli addetti alla VAR possono sbagliare, e per me quello era assolutamente calcio di rigore».
Assedio sterile – «Facciamo fatica quando le avversarie stanno così tanto in difesa, a noi piace palleggiare e quando ci fanno giocare male possiamo andare un po’ in sofferenza. Il Verona ha fatto la sua partita, purtroppo non siamo riusciti a pareggiarla nonostante il forcing finale».
Nodo al fazzoletto – «Quando nelle scorse stagioni abbiamo giocato a Verona non c’era la cornice di pubblico che ho visto venerdì scorso, è stata una grandissima soddisfazione. Ci è dispiaciuto non far esultare i nostri tifosi come si deve, ma rimedieremo».
Dal rossoblù all’azzurro? – «La Nazionale? Ora penso solo al Bologna e a finire bene il campionato, sono concentrato su questo».
Gruppo giovane e affamato – «Non mi sento un trascinatore, faccio parte di un gruppo fantastico che ha tanta voglia di migliorare: stiamo lavorando bene, siamo una squadra giovane e abbiamo fame, possiamo solo crescere. Io sono contento dei miei gol e spero di non fermarmi qui, voglio finire la stagione nel miglior modo possibile».
Gol belli e pesanti – «Sono contento di tutti e otto i miei gol perché ci hanno sempre concesso di arrivare ai tre punti. Credo che i più belli e importanti siano stati quello al 90′ a Genova con la Samp e quello casalingo all’Inter, quest’ultimo poi è uno dei più importanti della mia carriera: contro i nerazzurri tutti ci davano già per spacciati, ma il bello del calcio è che Davide può battere Golia».
Orso ci ha preso gusto – «Il Bologna può giocarsela con qualsiasi avversaria e domenica ci attende una grande prova di maturità in tal senso. Ripetermi contro la Juve segnando un gol decisivo? Certamente posso sperare che accada qualcosa sulla falsariga della partita contro l’Inter (sorride, ndr)».