Ieri pomeriggio a Tbilisi, nella seconda giornata del gruppo A degli Europei Under 21, l’Olanda ha impattato 1-1 contro il Portogallo, restando al secondo posto insieme al Belgio (2 punti) dietro alla Georgia (4): tutto si deciderà nell’ultimo turno, con gli Oranje che affronteranno proprio i padroni di casa. Per Joshua Zirkzee un altro ingresso dalla panchina, al 69′, e venti minuti più recupero di buona qualità, dentro ai quali il suo compagno di reparto Brobbey ha risposto all’iniziale vantaggio lusitano firmato da Almeida.
Il giorno prima la punta rossoblù aveva rilasciato un’intervista al quotidiano belga Het Nieuwsblad, palesando un po’ di insoddisfazione per il suo scarso impiego durante il campionato appena concluso: «La mia prima stagione in Italia non è andata come mi aspettavo, confido però che le cose migliorino dopo l’estate. In questa fase della carriera voglio giocare: preferibilmente a Bologna ma, se ci fossero maggiori chance di trovare spazio, anche altrove. Comunque al momento è difficile prevederlo». Poi, stuzzicato su un’eventuale telefonata di Vincent Kompany, suo ex allenatore all’Anderlecht e fresco di promozione in Premier League col Burnley, aveva aggiunto: «No, non mi ha chiamato (ride, ndr), anche se sono in contatto con altri componenti dello staff e non necessariamente per una trattativa di trasferimento. Ma se ‘Vinny’ chiamasse, potrebbe aprirsi una porta che vorrei attraversare».
Dichiarazioni non polemiche ma destinate inevitabilmente a far discutere, per quanto il BFC non abbia alcuna intenzione di privarsi di lui considerando il suo potenziale e l’investimento compiuto la scorsa estate (8,5 milioni di euro più bonus) per strapparlo al Bayern Monaco.
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