Fra i protagonisti rossoblù intervistati durante la 69^ puntata di Bfc Week, l’appuntamento settimanale di Bfc Tv che racconta il Bologna a 360 gradi, c’è il difensore Stefan Posch. L’austriaco, prelevato in chiusura di mercato dall’Hoffenheim, è reduce da due convincenti prestazioni nel ruolo di terzino destro, non del tutto inedito per lui ma sicuramente diverso da quello abituale di centrale. il nazionale classe 1997 ha parlato del suo rendimento e di quello della squadra ora allenata da Thiago Motta, chiamata lunedì sera a Monza a dar seguito alle vittorie contro Cagliari e Lecce, quindi ha raccontato anche qualcosa di sé e dei primi due mesi vissuti sotto le Due Torri. Ecco tutte le dichiarazioni del numero 3:
Una vittoria fondamentale – «Quella contro il Lecce è stata una partita movimentata sin dall’inizio, poi abbiamo segnato il primo gol e questo ci ha facilitato il compito. Fortunatamente è arrivato il raddoppio già nel primo tempo, il nostro è stato un ottimo approccio alla gara e penso che abbiamo fatto un ottimo lavoro, creando tante occasioni e difendendo il risultato. È stata una vittoria molto importante che ci ha permesso di ottenere tre punti davvero pesanti».
Posizione (quasi) inedita – «In carriera ho giocato poche volte come terzino destro, ma cerco di fare del mio meglio. Non è stato semplice, però nelle ultime due partite credo di aver fatto bene, anche se ovviamente so di dover lavorare e crescere ancora molto».
Prime settimane con Thiago – «All’inizio la relazione con Motta non è stata agevole a causa della lingua: lui parla italiano, portoghese e francese, io inglese e tedesco, quindi i primi tempi sono stati complicati, ma ora sta andando sempre meglio. Il mister ci chiede molto impegno sia in partita che in allenamento, io sto dando il massimo e la squadra migliora ogni giorno: siamo sulla buona strada, e credo che questo sia visibile a tutti».
In campo lunedì sera – «A Monza ci aspettiamo una gara difficile, fin qui da neopromossi hanno fatto una buona prima parte di stagione. Giocando di lunedì sarà una settimana piena di allenamenti, abbiamo il compito di lavorare col massimo dell’impegno e sono sicuro che il mister sarà prepararci al meglio».
I primi calci di Stefan – «Ho iniziato a giocare a calcio nella mia cittadina natale quando ero ancora molto piccolo, poi sono passato allo Sturm Graz e successivamente all’Admira, sempre in Austria, dove sono rimasto quattro-cinque anni. A diciotto mi sono trasferito in Germania per vestire la maglia dell’Hoffenheim, e lì ho giocato dal 2015 fino alla scorsa estate».
Bundesliga e Serie A a confronto – «Rispetto alla Bundesliga, qui in Serie A c’è maggiore qualità tecnica ma meno intensità. Sono entrambi campionati di grande livello, è difficile fare paragoni».
Bologna bella occasione – «Il Bologna ha una storia molto importante e anche oggi è un grande club. Venire qui e giocare in Serie A è stata una grande opportunità, qui ho la possibilità di mostrare a tutti le mie qualità».
Tante lingue, un solo obiettivo – «Oltre che essere buoni calciatori, i miei compagni sono tutti delle belle persone. La presenza di Aebischer, Soriano, Sansone, Arnautovic e Zirkzee mi ha aiutato, perché parlano tedesco e hanno favorito il mio inserimento. Nel gruppo abbiamo giocatori di numerose nazionalità e qualità tecniche che dobbiamo sfruttare per migliorare come squadra. Le prime settimane sono state difficili, ma penso che ora stiamo seguendo la direzione giusta: personalmente credo che si possa ottenere un buon piazzamento in classifica».
Dalla Germania all’Italia – «Qui mi sto trovando benissimo, mi sono trasferito con la mia ragazza e ora abitiamo in città. Bologna è molto bella e il cibo è ottimo, e questo per noi è un grande cambiamento. Non è la sola differenza, anche dal punto di vista del tifo Italia e Germania sono distanti: le prime settimane sono state fantastiche e mi piace molto che qui ci siano tanti tifosi calorosi».
Hobby e tempo libero – «Mi piace giocare a basket e andare a pesca, quando ne ho la possibilità, e naturalmente passare del tempo con la mia famiglia, la mia ragazza e il nostro cane».