Bologna nuovamente cornuto e mazziato. Come già accaduto dopo la partita casalinga contro il Milan dello scorso 23 ottobre, in cui Valeri e Chiffi ne combinarono di tutti i colori, anche stavolta alla beffa del campo ha fatto seguito quella della giustizia sportiva: per quanto capitato al termine del match di Venezia, multa di 5.000 € alla società e di 10.000 € all’a.d. Claudio Fenucci. A proposito di quest’ultimo, stando alle informazioni in nostro possesso non ha proferito alcun insulto verso l’arbitro Marinelli, ma solo chiesto in maniera colorita come fosse stato possibile prima fischiare e poi confermare un ‘rigore’ del genere, peraltro tenendosi a distanza (particolare specificato proprio nel comunicato della Lega Serie A). Nella concitazione del momento, qualche parola di troppo è certamente volata (forse da un giocatore o da un altro componente del gruppo felsineo, non è chiaro, perciò l’ammenda è ricaduta sul club), ma non da parte di Fenucci, che infatti si è poi scusato con Marinelli proprio per quell’insulto ‘senza padrone’, consapevole di non aver detto nulla di grave. E invece, nel giro di pochi mesi, si è ritrovato a passare ancora per maleducato, lui che – insieme al patron Joey Saputo – ha sempre fatto della signorilità l’emblema della società rossoblù. È il calcio italiano, bellezza.
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