Ieri sera, nel corso della trasmissione Open VAR su DAZN, il designatore Gianluca Rocchi ha commentato l’episodio del gol annullato a Ferguson al 48′ di Monza-Bologna del 28 settembre. L’arbitro Pezzuto, in seguito al contrasto tra Zirkzee e Caldirola, lascia che l’azione si completi e solo dopo l’incornata vincente dello scozzese fischia a favore dei biancorossi, dando quindi l’opportunità al VAR Di Paolo di intervenire per sanare la svista. Peccato solo che dalla sala monitor di Lissone anche quest’ultimo, insieme all’AVAR Longo, ritenga falloso un normale contatto gamba contro gamba tra i due giocatori antecedente al tocco sul pallone di Zirkzee, e confermi la decisione di Pezzuto: «Gli tocca prima il ginocchio allargando la gamba e poi prende il pallone, quindi per me giusto così».
Di tutt’altro avviso Rocchi, che sottolinea: «Per noi il gol è regolare e la cosa positiva, all’interno dell’errore, è che l’arbitro aspetta a fischiare, dando in teoria al VAR la possibilità di intervenire, come si dovrebbe fare sempre in caso di dubbio. Concettualmente per noi difensore-attaccante-pallone è fallo, dato che per arrivare al pallone ti trovi davanti un ostacolo, infatti Pezzuto prima e il VAR poi fanno questo ragionamento. Però la valutazione è errata, pur in una situazione non semplicissima, poiché l’intervento è talmente chiaro sul pallone che la rete andava assegnata. Come mai in altri casi il VAR non può intervenire e in questo sì? Perché qui, rivedendolo, appare chiaro che il giocatore del Bologna gioca il pallone senza commettere alcuna infrazione».
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