Oggi su DAZN è ripartito il programma Open VAR e l’ospite di puntata, per commentare gli episodi da moviola della 4^ giornata di Serie A, è stato il designatore Gianluca Rocchi. Che è partito proprio dal rigore concesso al Bologna sabato scorso nei minuti di recupero del match casalingo contro il Genoa per un tocco di braccio in area di Valentin Carboni, ponendo l’attenzione sul concetto di ‘extra movimento’ emerso dal dialogo tra l’arbitro Collu e la sala VAR (con Maggioni e Chiffi): «È l’unica ragione per cui questo calcio di rigore è punibile. Altrimenti, per la dinamica, la posizione del braccio sarebbe assolutamente naturale. Aggiungo che un tale tocco di mano, se non ci fosse quel movimento piccolo ma comunque istintivo e verso il pallone, non sarebbe mai punibile: se il pallone sbattesse sul braccio in quella posizione non solo non daremmo rigore, ma se venisse assegnato lo toglieremmo, vorrei che questo fosse chiaro».
«Il punto di contatto è in zona punibile – ha ribadito Rocchi –, non in ‘zona verde’ più alta. E il movimento che il giocatore del Genoa fa, istintivo e non volontario, perché credo che nessuno sia così folle da fare un gesto volontario in area per causare un rigore, rende il tocco punibile. Mi rendo conto che si tratta di una decisione molto complessa e molto difficile da accettare – ha concluso il designatore –, ma secondo me quanto fatto in sala VAR è un buon lavoro. Così com’è ottimo l’annuncio di Collu, perché parlando di ‘extra movimento’ spiega bene il motivo per cui viene concesso il rigore».
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Foto: Alessandro Sabattini/Getty Images (via OneFootball)