In serata, poco dopo la chiusura del mercato di gennaio, Walter Sabatini è stato intervistato su èTV-Rete7 durante il programma Il pallone nel 7, e ha tirato le somme di questa sessione invernale. Di seguito tutte le dichiarazioni rilasciate dal coordinatore della aree tecniche di Bologna e Club de Foot Montréal, suddivise per argomenti principali.
Difesa di Saputo e del progetto tecnico – «Sono stanco di leggere sui giornali attacchi e cose non vere sul presidente Saputo, imputandogli ad esempio il mancato acquisto di una punta. Non è affatto così, non è stata una questione di soldi e non è dipeso da lui, sono mancate le giuste condizioni per procedere. Il progetto tecnico è mio e delle dirigenza, se dovesse fallire rimetterò il mio mandato, mi assumo la responsabilità. Noi crediamo molto in Mihajlovic e in questa squadra, che anche nelle partite in cui esce sconfitta se la gioca fino alla fine. Gli altri club hanno mosso delle pedine? Non posso diventare tremebondo per questo».
Attacco comunque importante – «Davanti abbiamo giocatori del calibro di Barrow, Orsolini, Palacio e Sansone. Mi chiedo come si possa criticare uno del talento di Barrow: Musa è un grande giocatore, e finché io avrò vita sportiva lui resterà a Bologna. Lo stiamo provando da centravanti, lui ha fatto bene da esterno e non è escluso che in futuro possa tornare a farlo, ma una verifica in quel ruolo dovevamo farla. Trovo un po’ inquietante che Bologna non apprezzi un giocatore così… Se aggiungiamo un’altra punta chi lasciamo giù, Palacio? Non se lo merita, non mi sembra per niente corretto nei suoi confronti. Gli attaccanti in questo momento non li abbiamo voluti noi, ripeto, non è stata una questione economica».
Niang sfumato per colpa sua – «Niang si è prima avvicinato e poi allontanato, alla fine sono contento che non sia venuto perché non mi è piaciuto come atteggiamento, è un ragazzo ‘instabile’ che deve ancora maturare».
Sintonia con Mihajlovic – «Sinisa non ha mai detto che manca una punta, semplicemente durante le interviste viene incalzato da miriadi di domande sull’argomento e le sue risposte sono inevitabili, ma anche lui ha la nostra stessa visione. Se gli chiedete un parere sul reparto d’attacco, vi risponderà che va bene così, è un suo pensiero condiviso con noi».
Arnautovic e gli altri obiettivi per l’estate – «Vogliamo trovare due-tre giocatori di alto spessore che vadano a supportare tutti questi giovani talenti su cui abbiamo investito».
Antov a sorpresa – «Antov è un difensore centrale che completa il reparto dopo l’uscita di Paz, un investimento importante. A 20 anni era già il capitano del CSKA Sofia e contiamo sul fatto che possa essere protagonista a breve, siamo molto contenti di averlo preso».
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