Saputo: “Il Bologna è unito e il percorso di crescita va avanti. Stadio nei tempi previsti, a gennaio sul mercato solo se troveremo un giocatore che fa la differenza”
A distanza di circa sei mesi dalle sue ultime dichiarazioni ufficiali, quelle successive al prolungamento di contratto di Sinisa Mihajlovic, questa mattina il presidente del Bologna Joey Saputo è tornato a parlare. Non potendo ancora spostarsi dal Canada, a causa delle stringenti normative anti-COVID che gli imporrebbero una lunga quarantena al rientro in patria, lo ha fatto in video da Montreal, tramite una sorta di conferenza stampa registrata e trasmessa in differita da Bfc Tv. Il patron ha risposto alle domande che le varie testate giornalistiche hanno potuto inviargli nei giorni scorsi tramite l’ufficio stampa del club, toccando tutti i principali temi d’attualità in casa rossoblù. Ecco le sue parole:
Rapporto con Bologna – «Devo dire che la città e i tifosi sono stati davvero molto carini con me e la mia famiglia, anche nei momenti difficili hanno capito il livello degli investimenti messi in atto e hanno sempre sostenuto le decisioni che abbiamo preso. I media invece non sono sempre stati altrettanto accoglienti, ma capisco che è il loro lavoro e lo accetto (sorride, ndr). Devo dire però che Bologna scalda il cuore… L’ho detto altre volte, credo che scegliendo Bologna ho scelto la città giusta per investire nel calcio».
Corsa verso l’Europa – «Dobbiamo ricordare che nel luglio 2019 abbiamo pianificato la stagione che stava per cominciare, 2019/20, e in quel momento abbiamo scoperto le condizioni di salute di Sinisa. Quando tutto sembrava risolto, nel dicembre 2019, è arrivato il COVID. Quindi oggi devo dire che non abbiamo potuto rendere totalmente esecutivo il nostro piano, ma è importante capire che non abbiamo modificato ciò che era nei nostri programmi per quanto riguarda gli investimenti che avevamo ipotizzato. Dunque, ripeto, abbiamo un progetto e continuiamo a lavorare seguendo il nostro piano d’investimenti per il Bologna».
Restyling Dall’Ara e fondi Lega – «Per quanto riguarda la ristrutturazione dello stadio, siamo in linea coi tempi previsti. In questa fase dobbiamo trovare il luogo giusto dove poter giocare durante i lavori: una volta definito, e credo che manchi poco, crediamo che i lavori possano cominciare nel 2022. A proposito del Dall’Ara devo dire un grosso grazie al Comune di Bologna e al sindaco per il supporto continuativo al progetto. Relativamente ai fondi che potrebbero entrare dalla Lega, sono consapevole della questione, Claudio (Fenucci, ndr) mi ha tenuto al corrente, ma credo che adesso sia troppo presto per stabilire l’ammontare della cifra che potrebbe entrare. Concludendo, per quanto concerne i lavori dello stadio siamo in linea coi tempi previsti».
Pro e contro della squadra – «Mi piace il fatto che sia una squadra competitiva, formata da giocatori giovani. Abbiamo visto le tante opportunità che creiamo, il che è molto positivo. Ma al tempo stesso, il fatto che non riusciamo sempre a capitalizzare queste occasioni credo sia la cosa che più mi delude».
Budget per il mercato invernale – «So che questo è qualcosa che i nostri tifosi non vorrebbero sentire, ma no, nel budget non abbiamo stanziato più denaro per la finestra di mercato di gennaio. Tuttavia, ci sono opportunità per noi di fare spazio nel nostro budget corrente, e se dovesse presentarsi la possibilità di prendere un giocatore che pensiamo possa fare la differenza, all’interno del budget prefissato lo prenderemo seriamente in considerazione. Abbiamo dato mandato al nostro direttore sportivo di vagliare le opportunità, e se tutto andrà per il verso giusto qualcosa faremo».
Un altro campione da rigenerare in rossoblù – «Credo che la risposta sarà più breve della domanda: finora non si è concretizzata alcuna possibilità in questo senso. Al tempo stesso, non fa parte del nostro piano a lungo termine. Tuttavia, dovesse presentarsi un’occasione che noi valutiamo utile ad aiutare il club e che rispetti i mezzi finanziari che abbiamo, la prenderemo seriamente in considerazione».
Mihajlovic e Bigon, dichiarazioni differenti – «Non mi sembra che l’allenatore e il direttore sportivo siano su due linee diverse, ma capisco anche che la pressione sull’allenatore è settimanale, mentre chi si occupa di mercato ha bisogno di lavorare più sul lungo periodo. Quindi, anche se il modo di comunicare è diverso, facciamo parte della stessa organizzazione, la parte amministrativa e la parte tecnica sono totalmente allineate».
Esborsi importanti, risultati non altrettanto – «Credo che negli ultimi cinque anni abbiamo fatto crescere questa organizzazione sotto ogni punto di vista: siamo rimasti competitivi, abbiamo guadagnato rispetto all’interno della Lega, abbiamo messo in piedi il progetto per la ristrutturazione dello stadio, abbiamo fatto un piano d’investimenti per il club, e durante la pandemia, peggior evento del nostro tempo, abbiamo garantito il lavoro ai nostri dipendenti. Credo sia un grande punto di partenza per un progetto a lungo termine, ed è qualcosa che so che non sarei riuscito a fare da solo. Dunque, per rispondere alla domanda: sì, sono molto contento e continuerò a supportare la nostra gente allo scopo di portare avanti il nostro progetto».
Le ambizioni di Sinisa e quelle del club – «Come dicevo prima, non credo che il processo abbia subito un rallentamento. Abbiamo un progetto preciso, abbiamo investito un certo ammontare di fondi per investire ulteriormente nel club, lo abbiamo fatto e continuiamo a farlo. Ne è la prova il fatto che se si guarda la squadra oggi si nota che tanti giovani giocatori fanno già parte dell’undici titolare. Quindi non credo che il COVID abbia arrestato il nostro processo di crescita, forse lo ha rallentato un po’ ma non ha fermato ciò che vogliamo fare. E continueremo a farlo, a prescindere dai mancati ricavi del club in questa situazione».
Saluti finali – «Per me è stato molto importante avere questa opportunità di parlare direttamente ai nostri tifosi. Come sapete amo stare a Bologna con tutti voi, coi giocatori, col pubblico, mi piace tantissimo camminare per la città, incontrare i tifosi e stringergli la mano. In questo momento però è molto difficile farlo, colgo quindi l’occasione per salutarvi tutti e mandarvi i miei migliori auguri per il Natale e il nuovo anno, sperando di tornare a Bologna il più presto possibile».
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