La vicenda relativa allo scudetto del 1927 che fu revocato al Torino e mai assegnato al Bologna potrebbe avere un lieto epilogo per entrambe le squadre, che dopo 92 anni si ritroverebbero a festeggiare insieme quel titolo. A lasciar intendere questa possibilità è stato il presidente della FIGC Gabriele Gravina: «Che volete, uno scudetto non si nega a nessuno… Credo che per i primi dieci giorni di dicembre avremo qualche piccola avvisaglia di riscontro su questa attività. Poi cominceremo a discutere sulla fattibilità dell’assegnazione. La commissione sta facendo una ricerca storica incredibile», questa la frase pronunciata al termine del Consiglio Federale di ieri in risposta ad una domanda sulla possibilità di un ex aequo tra due dei club più blasonati del nostro calcio.
Da qualche mese, per l’appunto, è già al lavoro una commissione di esperti formata da Francesco Bonini, Sergio Giuntini, Pierre Lanfranchi, Matteo Marani e Daniele Marchesini, i quali stanno esaminando carte e testimonianze per fare luce sulla sentenza emessa dalla Federcalcio di allora, quando il tricolore fu revocato ai granata per un presunto episodio di corruzione relativo al derby vinto per 2-1 contro la Juventus e che vide coinvolto il terzino bianconero Luigi Allemandi. Lo scudetto, per volere dell’allora presidente federale e noto tifoso rossoblù Leandro Arpinati, non passò mai nelle mani del Bologna, giunto secondo nel girone finale.
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