Skorupski: “Punto alle 300 gare in A, nel Bologna sto benissimo e spero di restare a lungo. Col Torino uno scontro diretto da vincere”
Fra i protagonisti rossoblù intervistati durante la 40^ puntata di Bfc Week, il nuovo appuntamento settimanale di Bfc Tv che racconta il Bologna a 360 gradi, c’è il portiere Lukasz Skorupski, per il quale si sta parlando da mesi di rinnovo del contratto (in scadenza nel 2023). Ecco le dichiarazioni rilasciate dal polacco, che in questo campionato ha tenuto inviolata la propria porta in 8 occasioni:
Tra passato e futuro – «Al mio arrivo in Italia mi ero posto l’obiettivo di arrivare a 300 presenze in Serie A, ora sono a 201 e penso di riuscirci. Ricordo il mio esordio con la maglia della Roma in una partita molto importante contro la Juventus: fu una prestazione positiva, purtroppo però perdemmo 1-0 prendendo gol proprio al 90’».
Uno scontro diretto importante – «A Salerno abbiamo fatto una buona partita e portato a casa un punto importante, è vero che potevamo vincere ma c’era anche il rischio di perdere. La prossima partita, domenica contro il Torino, è uno scontro diretto: loro stanno giocando bene e quindi sarà difficile, ma se vogliamo fare un salto in avanti dobbiamo vincere questo tipo di gare».
Mister Bucci e gli altri portieri – «Mi trovo benissimo con Luca Bucci, è la quarta stagione che lavoriamo insieme e siamo diventati amici. Ovviamente quando siamo a Casteldebole ci impegniamo e lavoriamo seriamente, ma capita anche di fare cene con tutto il gruppo dei portieri: abbiamo costruito davvero un rapporto splendido».
Rinnovo in vista? – «Sono molto legato all’Italia e qui a Bologna mi trovo alla grande, spero di rimanere il più a lungo possibile ma so che non dipende solo da me: ciò che posso fare io è dare il massimo e giocare bene, poi deciderà la società».
Polonia al fianco dell’Ucraina – «Il mio Paese si sta comportando davvero bene, sta prendendo a sé tante persone che scappano dalla guerra, anche se non hanno i documenti li fanno entrare. Sento tanti amici che danno una mano, mio fratello mi ha mandato alcune foto dove si vede la raccolta dei medicinali: siamo una nazione piccola ma molto ospitale, e questo mi rende orgoglioso».