La stagione che si è appena conclusa è stata per il Bologna un po’ tribolata, diciamo così. Una prima parte di buon livello, una seconda più in sofferenza nella quale i rossoblù sono riusciti soltanto contro le big a mostrare le loro qualità e il gioco che ha quasi sempre contraddistinto le squadre guidate da Sinisa Mihajlovic. Un Sinisa che, dal canto suo, non ha mai nascosto il fatto che la rosa andasse migliorata per compere quell’ulteriore salto in avanti che tutto l’ambiente sogna.
L’arrivo di Arnautovic nell’agosto 2021 è stato sicuramente un segnale sulle ambizioni del club, al quale però ora bisogna dare continuità. Innanzitutto confermando il possente centravanti austriaco: questo in assoluto dev’essere il primo messaggio alla città e alla squadra. Le voci attorno a lui destano preoccupazione e le recenti dichiarazioni del fratello-agente non rasserenano: «Marko sarebbe l’ideale per la Juve, Vlahovic trarrebbe vantaggio dal suo arrivo. Il passato all’Inter non sarebbe un problema, adesso è un altro uomo».
Parole che stridono con l’atteggiamento estremamente professionale del giocatore e con l’affetto che i tifosi rossoblù gli hanno sempre dedicato. Anche perché, solo 48 ore prima, Danijel aveva rilasciato dichiarazioni piuttosto diverse, bollando come fake news quanto circolato su alcuni media: «Nel calcio nulla è impossibile, ma al momento non c’è davvero niente. Non stiamo firmando con nessuno, Marko è un giocatore del Bologna».
E un Bologna determinato a rimanere stabilmente nella parte sinistra della classifica e chissà, ad aspirare anche a qualcosa di più, non può prescindere dal suo faro offensivo. Non solo per l’apporto in termini di gol (14 in campionato e uno in Coppa Italia), ma anche per la qualità del suo gioco e come punto di riferimento in avanti. Oggi li definiscono ‘centravanti di manovra’ o ‘registi offensivi’, sono quei calciatori che fanno girare la squadra e la fanno giocare meglio, più o meno appariscenti ma sempre imprescindibili per gli allenatori.
Attorno a lui, però, il nuovo responsabile dell’area tecnica Giovanni Sartori dovrà costruire una squadra in grado di supportarlo più di quanto non abbia fatto l’anno scorso, quando si è avuta spesso l’impressione che fosse lui a trascinare i compagni. Inevitabile che il navigato dirigente esplori per prime le acque nelle quali si è mosso di recente, dunque non stupiscono le voci che riguardano il difensore Matteo Lovato, classe 2000 che nell’ultima stagione si è espresso secondo le aspettative solo nei sei mesi di prestito a Cagliari (mentre con Gasperini non aveva trovato molto spazio), e Aleksey Miranchuk, talentuoso trequartista russo 26enne di cui Sartori s’è talmente innamorato da portarlo a Bergamo soffiandolo a diverse prestigiose concorrenti.
Poi ci sono altri nomi di giovani talenti finiti sul taccuino del neo d.t. rossoblù, ma prima c’è da liberare qualche armadietto: i candidati ad uscire sono Sansone, Falcinelli e Santander (questi ultimi due in scadenza di contratto il 30 giugno), mentre quelli che potrebbero finanziare le operazioni in entrata sono i chiacchieratissimi Hickey, Orsolini e Svanberg. Il calciomercato sta ormai impazzando anche tra i bookmakers con bonus, per i quali è disponibile una rassegna su Sportytrader, e infatti i vari giganti del settore si stanno sbizzarrendo sui potenziali trasferimenti estivi. Tuttavia, solo quando si saprà con esattezza il budget a disposizione del Bologna, Sartori si potrà effettivamente scatenare. E in tal senso l’ex dirigente dell’Atalanta è una sicurezza.
Foto: bolognafc.it