Calciatori italiani che scelgono squadre straniere: opportunità o sfida?

Calciatori italiani che scelgono squadre straniere: opportunità o sfida?

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Oltre alla cosiddetta fuga dei cervelli, l’Italia sta affrontando anche un altro tipo di esodo: è altissimo il numero di giocatori italiani che sceglie infatti di trasferirsi all’estero. Ciò accade non tanto per lo scarso prestigio della Serie A, bensì per affacciarsi sulla consolidata realtà del calcio internazionale. Ma i motivi di questo ‘addio’ possono essere tantissimi: il riscatto professionale, una grande occasione o la voglia di mettersi alla prova in cerca di nuove sfide.

Crollano le barriere grazie al calcio internazionale

Le due principali motivazioni che portano un calciatore italiano a trasferirsi all’estero sono legate a ragioni economiche e, ovviamente, sportive. Vanno presi in considerazioni campionati come la Liga spagnola, la Premier League inglese, la Ligue 1 francese e la Bundesliga tedesca. Questi tornei non solo vantano grande prestigio a livello competitivo, ma sono caratterizzati da club che offrono stipendi più alti e visibilità maggiore: rappresentano quindi un ottimo palcoscenico sia per giovani promesse in cerca di una rapida ascesa, sia per i campioni affermati che vogliono concludere la propria carriera in modo decoroso.

Il tifo, il clamore che si crea attorno a questi campionati è sicuramente maggiore rispetto alla nostra Serie A. Lo dimostrano anche i dati registrati dall’uso di portali specializzati e bookmakers online dall’estero, scelti dagli appassionati per poter effettuare pronostici settimanali sulle migliori squadre europee.

Tale apertura a mercati mondiali ha sicuramente annullato le barriere geografiche, offrendo sempre maggior intrattenimento sportivo con un focus sulle competizioni internazionali.

Storie di successo: gli italiani che hanno ottenuto fama all’estero

Tra i numerosi calciatori italiani che hanno scelto di giocare all’estero, troviamo nomi prestigiosi come quelli di:

  • Gianluca Vialli (Chelsea);
  • Paolo Di Canio (Celtic, Sheffield Wednesday, West Ham e Charlton);
  • Christian Vieri (Atletico Madrid e Monaco);
  • Marco Verratti (PSG e Al-Arabi);
  • Angelo Ogbonna (West Ham e Watford);
  • Jorginho (Chelsea e Arsenal);
  • Gianluigi Donnarumma (PSG);
  • Wilfried Gnonto (Leeds);
  • Destiny Udogie (Tottenham);
  • Riccardo Calafiori (Arsenal).

Sono tutti atleti che, in periodi diversi della loro vita, hanno saputo attirare l’attenzione dei club più prestigiosi del mondo, vivendo così un’esperienza che ha permesso loro di arricchire la propria carriera. Va detto però che non tutti i trasferimenti sono andati a buon fine, e gli esempi lampanti rispetto a questo concetto non mancano. Ma questa è l’imprevedibilità del calcio: per dieci carriere di successo all’estero, ci sono altrettanti talenti italiani che non sono riusciti a trovare fortuna nei campionati stranieri.

I campionati stranieri sono un salto nel vuoto o una mossa vantaggiosa?

Com’è facile immaginare, un trasferimento all’estero è sempre una grande opportunità per qualsiasi settore, non solo per i calciatori italiani. Rappresenta un’esperienza professionale stimolante, basata sul confronto con culture diverse dove è possibile anche migliorare le proprie competenze. Ma ovviamente è così significativa come scelta da poter anche rappresentare qualche difficoltà. Per esempio, si può mettere in luce un complicato adattamento verso una nuova cultura o uno stile di gioco molto diverso. Inoltre ci sono barriere linguistiche e una pressione mediatica che è molto più pressante rispetto a quella dei media italiani. Ed è per questo che alcuni giocatori possono anche rischiare di perdersi in termini di prestazioni sportive.

Questo fenomeno non riguarda solo il calcio, ma si estende anche al mondo dell’intrattenimento online. Ad esempio, i siti non AAMS stanno diventando una scelta popolare per chi cerca un’alternativa internazionale, offrendo maggiore flessibilità e bonus interessanti rispetto alle piattaforme italiane regolamentate.

In conclusione, giocare all’estero può offrire molto ad un giocatore: sia a livello mentale che finanziario, inutile negarlo. Ma l’esito finale è prettamente personale: per alcuni rappresenta il coronamento di un sogno, mentre per altri non è altro che una scommessa rischiosa.

Foto: Ryan Pierse/Getty Images (via OneFootball)