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Fiorentini: “Il Bologna Primavera 2018-2019 ha fatto la storia, ci tenevo a celebrare questi ragazzi e il loro orgoglio rossoblù”

Fiorentini: "Il Bologna Primavera 2018-2019 ha fatto la storia, ci tenevo a celebrare questi ragazzi e il loro orgoglio rossoblù"

Ph. ZO.it

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Questo giovedì alle 18:30, nell’affascinante cornice di Villa delle Rose (sede della mostra Atleti, cavalieri e goleador), Damiano Fiorentini presenterà il suo nuovo libro La vostra pelle è la nostra maglia, monografia fotografica di 90 pagine dedicata alla straordinaria stagione 2018-2019 del Bologna Primavera, capace di mettere in bacheca Torneo di Viareggio, campionato di Primavera 2 e Supercoppa di categoria. Oggi abbiamo contattato il talentuoso fotografo imolese, grande tifoso rossoblù e collaboratore di Zerocinquantuno dal 2012, che ci ha svelato qualcosa in più su questo affascinante progetto, realizzato in collaborazione con lo stesso Bologna FC 1909.

Damiano, quando è nata l’idea di questo libro? «La scintilla è scattata il 27 marzo durante il viaggio di ritorno da La Spezia a Imola, dopo la finale del Viareggio vinta dal Bologna contro il Genoa. Ogni tre secondi mi arrivava un messaggio dai ragazzi per chiedermi le foto della partita e della premiazione, e lì mi sono detto che sì i social vanno bene ma bisognava fare qualcosa di concreto, di tangibile. Allora sono andato a Casteldebole…».

E lì cos’è successo? «Ho incontrato Daniele Corazza, responsabile del settore giovanile, che ha ascoltato con grande attenzione e sposato in pieno la mia idea. Da più di mezzo secolo il Bologna non vinceva il Viareggio, si trattava di un avvenimento troppo importante per non fare nulla, e i successivi trionfi in campionato e Supercoppa ci hanno dato ulteriore spinta a procedere».

Il titolo è di forte impatto: cosa ti ha dato l’ispirazione? «Tre giorni dopo la finale, gli ultras rossoblù si sono presentati al centro tecnico per celebrare il successo della Primavera, e anche questo gesto dà l’idea della portata storica dell’evento. Quindi, la domenica, prima della gara interna col Sassuolo, hanno accolto i ragazzi sotto la Curva Andrea Costa e gli hanno dedicato uno striscione che recitava appunto “La vostra pelle è la nostra maglia. Lo avete insegnato a tutti, fino all’ultima battaglia”. Il titolo del libro nasce proprio da quelle parole così belle e significative, ma non solo…».

Racconta… «Sul punto di andarmene da La Spezia, sono tornato sul campo a riprendere del materiale che avevo dimenticato, e vicino alla panchina rossoblù ho trovato il volume La maglia del Bologna, realizzato dall’amico Federico Monti di Mare Termale Bolognese, peraltro anche lui molto affezionato alla squadra Primavera e vicino fin da subito al mio progetto, insieme all’esperto e collezionista Marco Bertuzzi. Incuriosito, ho chiesto spiegazioni, e mi è stato detto che i ragazzi lo portavano sempre con loro quasi fosse un portafortuna, per omaggiare prima di ogni gara la maglia che indossavano e ricordare sempre la sua importanza, come un mantra. Insomma, è tutta una questione di pelle, di maglia, di orgoglio nel vestire i nostri colori, il libro è una sorta di un cerchio che racchiude tutti questi elementi».

E allora, in attesa della presentazione, facci fare un salto dentro questo cerchio… «Ok le foto delle partite, la cronaca attraverso le immagini, ma per spiegare un’annata del genere ho pensato che servisse qualcosa di più profondo. Così ho deciso di fotografare tutti i giocatori, nessuno escluso, senza la maglia addosso, in pose un po’ particolari e non da classica figurina Panini. Poi ho preso le due divise della Primavera e ho fotografato anche quelle, da sole. Questo per testimoniare come ogni ragazzo arrivi qui soltanto con la propria pelle, la propria identità, e vada poi a ricoprirla o meglio a mescolarla con quella del club, formando un tutt’uno. Dentro al libro, fra le altre cose, ci sono anche i ritratti dei singoli trofei conquistati, alcuni scatti del Premio Facchetti assegnato in aprile a Corazza, Pagliuca e Fantoni, e una sezione con tutti i dati delle partite disputate nella scorsa stagione».

So che anche la prefazione non è per nulla banale, anzi. «Non c’è una prefazione standard di una pagina intera, scritta una singola persona, ma quattro frasi di cui vado orgoglioso, perché provengono dalle quattro cariche più importanti del Bologna, ovvero Joey Saputo, Claudio Fenucci, Riccardo Bigon e Marco Di Vaio. Ci tenevo in particolare ad avere un pensiero del presidente, perché da quando è arrivato ci ha messo la faccia e ha investito tanto per modernizzare il centro tecnico e riportare il settore giovanile del Bologna ad alti livelli: il libro è dedicato anche a lui, che ha reso tutto questo possibile».

C’è un’altra persona speciale che viene citata all’interno del libro, la nostra Giorgia Mattioli. «Giorgia era venuta a conoscenza di questo progetto, e mi aveva contattato per dirmi che voleva a tutti i costi farne parte. Lei ha sempre avuto un occhio di riguardo per i giovani, anche nel calcio, e considerava i ragazzi della Primavera il futuro del Bologna, i giocatori del domani. Purtroppo se n’è andata senza aver mai visto il libro, neanche la bozza, ma all’interno è presente il logo di Zerocinquantuno e un mio pensiero per lei, per dirle ancora una volta grazie».

Cosa ti rende maggiormente orgoglioso di questo lavoro? «È un progetto originale, forse unico, non so quante altre società possano dire di aver fatto qualcosa del genere a livello di settore giovanile. Mi piace prendere spunto da quelli più bravi di me, certo, ma mai copiare le idee altrui, e credo che questo libro sia un bel biglietto da visita sia per me che per il Bologna: vedervi impresso il logo ufficiale del club è un grandissimo onore».

Per tutto il resto, appuntamento a giovedì… «Esatto, ore 18:30 a Villa delle Rose, e vista la location sarà anche l’occasione per visitare la splendida mostra Atleti, cavalieri e goleador sui 110 anni di storia rossoblù, se qualcuno non l’ha ancora fatto. Avremo con noi il Bologna Primavera con tutto lo staff tecnico, e spero anche qualche dirigente. Al momento le copie del libro sono centellinate, perché inizialmente si pensava ad una cosa privata solo per i giocatori, poi il progetto si è allargato. Già da giovedì pomeriggio, comunque, sarà possibile prenotarlo: vi aspetto numerosi!».

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