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I giocatori del Bologna che hanno indossato la maglia della Nazionale italiana

I giocatori del Bologna che hanno indossato la maglia della Nazionale italiana

Ph. zerocinquantuno.it

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Il Bologna Football Club ha una lunga e ricca tradizione di giocatori che hanno avuto l’onere e l’onore di vestire la maglia azzurra della Nazionale italiana. Il percorso di eccellenza calcistica, iniziato nel lontano 1909 (con rifondazione societaria nel 1993), ha visto svolgere un ruolo da protagonista per numerosi atleti, che hanno portato in alto il nome della squadra rossoblù a livello mondiale.

Diamo allora uno sguardo al passato e arriviamo fino ai giorni nostri con Riccardo Calafiori e Riccardo Orsolini, ripercorrendo le principali tappe dei singoli calciatori e del collettivo.

Il ‘Divin Codino’ e Francia ’98

Nel corso degli anni molti calciatori del Bologna hanno contribuito a dar lustro alla Nazionale, con convocazioni nei massimi tornei e una partecipazione attiva alle gare.

Tra i fuoriclasse non si può dimenticare Roberto Baggio che, pur avendo militato in altre squadre blasonate come Juventus, Milan e Inter, visse un una stagione d’oro col Bologna, durante la quale ha riconquistò l’azzurro a suon di buonissime prestazioni.

La necessità di acquisire minutaggio e mettersi in mostra lo portò sotto le Due Torri nell’estate del 1997, per poi segnare addirittura 22 gol in 30 partite di campionato. Baggio venne quindi convocato per il Mondiale di Francia 1998, dove segnò contro il Cile e l’Austria.

La stagione 2024/25, tuttavia, potrebbe dare al Bologna nuove gratificazioni, come conferma anche il blog di settore scommessesportivemania.com che prospetta un’annata ricca di soddisfazioni.

Il passato glorioso dal rossoblù all’azzurro

Tra gli altri big del passato che dal Bologna sono sbarcati in Nazionale spicca il nome di Giacomo Bulgarelli, che con 29 presenze in azzurro tra il 1962 e il 1968 è considerato uno dei migliori centrocampisti italiani di tutti i tempi. Con la maglia dell’Italia mise anche a segno 7 reti, oltre alle 3 realizzate con l’Under 21 e ai 2 gol con la selezione olimpica. Inoltre, nel 1968, Bulgarelli divenne formalmente campione d’Europa pur senza scendere in campo.

Continuando l’elenco dei campionissimi non possiamo non citare Ezio Pascutti. Con 17 presenze e 8 reti in Nazionale, il bomber friulano ha lasciato un segno indelebile sia col Bologna che con l’Italia. E sempre a proposito del BFC scudettato nel 1964 va ricordato che Fulvio Bernardini, in seguito ad una brillante carriera sul campo, dopo tante ottime esperienze a livello di club guidò dalla panchina anche la Nazionale.

Ma il nome più importante è senza dubbio quello di Angelo Schiavio, leggendario centravanti del formidabile Bologna anni Venti e Trenta, che – tra gli oltre 250 – segnò il gol decisivo nella finale del Mondiale nostrano del 1934, regalando all’Italia il suo primo titolo iridato.

Il presente: Calafiori e Orsolini

Oggi il Bologna, seppur in maniera minore, continua a fornire un apporto significativo alla Nazionale. Due nomi su tutti, quelli di Orsolini e Calafiori.

Riccardo Orsolini, ascolano classe 1997, è un attaccante esterno di piede mancino dotato di grande tecnica e rapidità. Le ottime prestazioni inanellate con la maglia rossoblù nel corso degli anni gli hanno fruttato 7 presenze in azzurro, con anche 2 gol messi a segno.

Come sottolineato anche da scommesseconsigli.com, Orsolini ha partecipato alle qualificazioni per Euro 2020 e a quelle per Euro 2024, giocando inoltre le recenti amichevoli contro Estonia, Ecuador e Turchia e dimostrando di poter competere ai massimi livelli internazionali, malgrado l’esclusione in extremis dai convocati per l’Europeo tedesco.

Riccardo Calafiori è invece un giovane difensore di grande prospettiva, punto fermo del Bologna che si è qualificato per la Champions e diventato una sorta di eroe nazionale dopo l’assist a Zaccagni al 98′ di Croazia-Italia, match terminato 1-1 che ha sancito il passaggio degli azzurri agli ottavi.

Il ragazzo romano classe 2002 ha messo in mostra tanta qualità e una certa predisposizione alla leadership, uscendo sempre a testa alta dalla difesa e costruendo il gioco in fase offensiva con grande personalità.

La sua versatilità e la capacità di adattarsi in diversi ruoli difensivi lo rendono un elemento prezioso per qualsiasi allenatore, Luciano Spalletti in primis, che ha creduto fortemente in lui considerandolo fin da subito un titolare inamovibile.

Di Calafiori e del suo futuro si sta ovviamente parlando molto, ma ciò che più conta ora è la storia da scrivere in Germania. Successivamente il difensore tornerà a Bologna, passato intanto nelle mani di Vincenzo Italiano, per disputare appunto la Champions League. Le cosiddette ‘grandi’ italiane ed europee lo osservano, ma il club rossoblù lo considera incedibile. Forse solo un’offerta superiore ai 50 milioni di euro potrebbe far vacillare il BFC, che in ogni caso ci penserà bene prima eventualmente di privarsi del ‘nuovo Nesta’, come qualcuno ha già iniziato a definirlo.

Foto: Getty Images (via OneFootball)